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Fuori pericolo il 15enne sodomizzato ‘per gioco’

E’ definitivamente fuori pericolo il quindicenne ricoverato da due giorni al’ospedale di Pinerolo (Torino) per le gravi lesioni all’intestino retto subite in uno scherzo di pessimo gusto in palestra. Il decorso è definito “regolare e senza complicazioni” dai medici dell’ospedale. Per la valutazione di un recupero definitivo, tuttavia, sarà necessario attendere molto tempo. Non si escludono altri interventi chirurgici.

 

Tutto è accaduto per uno scherzo, per quanto di gusto discutibile, una goliardata tra amici durante l’ora di ginnastica in palestra. A salvare la al ragazzino è stato l’intervento chirurgico del dottor Donato Sacco, primario dell’ospedale dove è arrivato con una vasta emorragia per la perforazione dell’intestino.

L’episodio in un paese della provincia di Torino. I due amici stavano eseguendo lo’squat’, un esercizio utile per rinforzare i muscoli delle gambe, che consiste nell’accosciarsi flettendo le ginocchia. Un momento di sport, di svago e divertimento. “Si rideva e scherzava, come facciamo spesso in palestra”, il racconto di alcuni amici. All’improvviso, però, il gesto sconsiderato: un coetaneo del giovane ferito, peraltro suo amico, ha posizionato un attrezzo sportivo, una sorta di bilanciere in legno simile a un bastone, dietro al ragazzo, vicino e proprio mentre questi si stava chinando.

Un urlo lancinante, poi il sangue, tanto sangue, sul pavimento della palestra, l’allarme del 118 e la corsa con l’ambulanza in ospedale dove è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Chirurgia. Le condizioni del quindicenne sono apparse subito gravissime ed è stato immediatamente portato in camera operatoria per fermare l’emorragia e ricostruire la parte dell’intestino retto lesionato. Un intervento perfettamente riuscito, informano i sanitari, che gli dovrebbe aver salvato la vita. I genitori del giovane sodomizzato, corsi in ospedale, per ora non avrebbero presentato denuncia. Il caso è stato, però, è stato subito segnalato d’ufficio dall’azienda sanitaria alla procura dei minori di Torino, che ha incaricato i carabinieri di svolgere tutti gli accertamenti del caso