In una giornata toccata dalla malinconia, la comunità di Zugliano si stringe nel ricordo di Thi Thu Huong Huynh vedova Ong, scomparsa all’età di 82 anni. La notizia, diffusa attraverso un post commemorativo sulla pagina Facebook del Comune, ha riacceso i ricordi di una donna che, insieme alla sua famiglia, ha segnato profondamente lo spirito di accoglienza e integrazione della piccola cittadina veneta.
Arrivata a Zugliano nel lontano 1979, in fuga dalle difficoltà e dalle persecuzioni del Vietnam del Sud post-bellico Thi Thu Huong Huynh, insieme al marito, agli 11 figli e all’anziana nonna, ha rappresentato una delle tante storie di speranza dei cosiddetti Boat People, trovando in Zugliano non solo rifugio ma una vera e propria casa. La loro integrazione è stata resa possibile grazie al calore e all’apertura della comunità locale, guidata all’epoca dal parroco don Danilo.
Il sindaco di Zugliano Sandro Maculan ha espresso il proprio cordoglio, riflettendo sull’impatto che la famiglia Ong ha avuto sulla comunità locale: “Non ho conosciuto la signora, ma qualche anno fa ho incontrato la figlia che vive a Villaverla,” ha dichiarato il sindaco, “l’abbiamo invitata al ‘Premio Zugliano’, insieme al marito ha un’attività commerciale. È stata ospite a questo momento condiviso che ci ha permesso di tornare a quella storia di quarant’anni fa.”
Una storia, prosegue il sindaco, “di solidarietà manifestata grazie all’allora dal parroco don Danilo e dalla comunità zuglianese che si è fatta indubbiamente carico e che ha dimostrato vicinanza all’epoca con questa famiglia. È bello ricordare queste esperienze di integrazione positiva perché gli anni che si sino poi susseguiti hanno spostato l’asse sul mondo che è totalmente cambiato.”
Il primo cittadino ha poi sottolineato come le dinamiche di migrazione e accoglienza siano profondamente mutate nel tempo: “Oggi gli spostamenti delle persone sono diventati una normalità, non si può più parlare di eccezionalità. Al di là di chi vuole far dipingere la situazione come emergenza, ormai dobbiamo entrare nella logica, come ci dicono anche gli studiosi, che questi fenomeni non sono più un’emergenza.”
La vicenda della famiglia Ong, ha concluso il sindaco, “ci aiuta a dare uno sguardo all’impegno da continuare a dare per fare buona accoglienza e buona integrazione, interesse anche nostro nazionale.”
La scomparsa della vedova Ong ha suscitato un’ondata di affetto e di commozione tra i cittadini di Zugliano, che hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria sotto al post commemorativo del Comune. “Ricordo quando Maria arrivò in classe alle medie. Una ragazza molto mite. Di sicuro un bell’esempio di integrazione.” si legge tra i tanti commenti di cordoglio e affetto. La sua storia, e quella della sua famiglia, rimane un simbolo potente dell’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione, valori che continuano a ispirare la comunità di Zugliano.
Il funerale si terrà mercoledì 6 marzo alle 10 nella chiesa parrocchiale del Santo. Nell’epigrafe i ringraziamenti si estendono alla famiglia Thanh e Maria Pia per averla amorevolmente accudita nella malattia. Una donna amata, apprezzata, ben voluta da tutti, la cui assenza lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Zugliano.
Laura San Brunone