La lite sull’ autobus ferma la corsa e rende necessario l’intervento dei Carabinieri. È successo martedì pomeriggio intorno alle 16.45 in via Monte Summano di Zanè: l’autista in servizio sulla linea 18 della SVT con tratta Tonezza – Thiene ha interrotto la marcia per dare modo a quattro pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Thiene e Schio di intervenire e sedare il litigio tra alcuni passeggeri, tutti giovani della zona, scatenatosi per futili motivi. Dopo aver fatto scendere i passeggeri e accertato i fatti la corsa è poi proseguita senza più gravi conseguenze.
I fatti. Erano le 16:30 di martedì 7 settembre quando è giunta la chiamata al 112 da parte dell’autista delle corriere della SVT che stava procedendo nella tratta da Tonezza del Cimone in direzione Thiene, quando è scoppiata una violenta lite tra alcuni giovani che si trovavano a bordo, che ha costretto l’autista a interromperla appena giunto in via Monte Summano di Zanè.
Visto quanto stava accadendo l’operatore del 112 ha fatto subito arrivare l’equipaggio della radiomobile di Thiene in servizio di controllo nel territorio e altre pattuglie di rinforzo per accertare i fatti. I militari appena giunti nel piazzale del mobilificio Ballico di Zanè, dove era stato fatto fermare per motivi di sicurezza, hanno fatto scendere i passeggeri per identificarli e accertare preliminarmente quanto era accaduto. Si tratta di tredici giovani originari di Piovene, Velo d’Astico e Cogollo del Cengio, dell’età compresa tra i 15 e 21 anni tra cui spiccava la presenza di S.M.A. un giovane ventenne di origini ghanesi già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi violenti di cui si era reso responsabile, arrestato anche a marzo dell’anno scorso dai Carabinieri per aver danneggiato i sedili di un altro autobus di linea. Dalla prima ricostruzione il ghanese, a bordo dell’autobus, aveva importunato pesantemente una diciottenne di Cogollo e in sua difesa era sopraggiunta una sua coetanea per redarguire il malintenzionato; come se non bastasse la stessa è stata invece bersagliata di insulti e di sputi a tal punto da far intervenire gli altri giovani viaggiatori per evitare conseguenze peggiori.
Gli attimi di apprensione hanno cominciato a prendere corpo quando ad un certo punto, mentre i militari procedevano a terra all’identificazione dei passeggeri, sempre lo stesso S.M.A, in forte stato di agitazione, approfittava del momento di concitazione per lanciarsi letteralmente sul cofano di un’autovettura condotta da un settantaseienne duevillese, in transito a velocita moderata di fianco all’autobus fermo per il controllo. La scena non sfuggiva ai militari intervenuti e ad alcuni testimoni che riuscivano a scongiurare, non con poca fatica, gli atteggiamenti autolesionistici posti in essere dallo squilibrato che continuava a proferire minacce e parole senza senso all’indirizzo degli stessi tentando continuamente di divincolarsi dalla presa dei Carabinieri.
A quel punto ai carabinieri non è rimasto che richiedere l’intervento dei sanitari del SUEM e dell’ambulanza che hanno caricato il giovane in escandescenza accompagnandolo all’ospedale di Santorso, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria per accertamenti.
Di tutta la vicenda è stata informata la procura berica e la Procura della Repubblica per i minorenni di Venezia mentre il giovane ghanese S.M.A è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ferma dalle 16:45, la linea del bus ha ripreso il servizio dopo oltre un’ora di stop, intorno alle 17:30 circa.
Foto di repertorio