La provincia di Vicenza non dimentica il Colonnello Valerio Gildoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare. A lui è intitolata la caserma dei carabinieri della compagnia di Thiene, proprio perchè si ricordi chi “cadde” in servizio in servizio 14 anni fa. L’ufficiale dei Carabinieri, il 17 luglio del 2009, venne colpito da un colpo di fucile esploso da un anziano che si era barricato nella propria abitazione a Nanto, mentre tentava di convincerlo a posare l’arma. Valerio Gildoni aveva solo 40 anni, una moglie bella ed una famiglia che lo amava. Il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri non ha esitato a mettere la sua vita come scudo dinanzi alla mano armata di chi ha fatto fuoco contro di lui con un fucile da caccia. Uno squilibrato che minacciava di compiere una strage. Gildoni sacrificò la sua esistenza, salvando quella degli altri.
Ieri mattina al cimitero monumentale di Città di Castello, dove il Colonnello è sepolto è stato ricordato . La toccante commemorazione è stata presieduta dalla mamma Paola insieme al fratello Don Alberto e al vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini, che ha tenuto un breve momento di preghiera davanti alla tomba (alla presenza tra gli altri anche del Cappellano Militare Interforze don Giuseppe Balducci). All’evento hanno preso parte anche il comandante della Legione Carabinieri Umbria Gerardo Iorio, quello Provinciale Stefano Romano, il Comandante della Compagnia di Città di Castello Giovanni Palermo, l’assessore Rodolfo Braccalenti in rappresentanza del Comune tifernate. Alla cerimonia in ricordo di Gildoni hanno portato il loro saluto l’associazione Nazionale Carabinieri di Città di Castello e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Vicenza i cui membri hanno deposto un omaggio floreale in ricordo di questo valoroso militare.
Fabrizio Carta