Thiene la patria dei campi fotovoltaici? Mentre in consiglio comunale parte della minoranza dibatte sull’impianto da 76mila metri quadri che dovrebbe sorgere in via dei Trifogli, in Corso Campagna gli operai sono già in azione e hanno già ben livellato e recintato i 30mila metri quadri pronti ad ospitare due impianti fotovoltaici che, dal giugno dell’anno scorso, hanno ottenuto l’ok degli uffici tecnici comunali. Il tutto a ridosso di alcune abitazioni: “nessuno ci ha avvisati”, lamentano i residenti, “un progetto dall’impatto devastante”.
La campagna del fotovoltaico di Thiene. Per questi due progetti, via dei Trifogli e Corso Campagna, su Thiene verrebbe quindi spesa una superficie di oltre 100mila metri quadri per la creazione di impianti per la trasformazione di energia solare in elettrica.
Sul primo come ben noto, e sul quale alcuni consiglieri di minoranza hanno già portato la discussione in consiglio comunale, sarebbe la società pubblica partecipata Impianti Astico a creare il progetto sul campo agricolo di 76mila metri quadri di via dei Trifogli che sta acquistando dal Comune di Thiene. Un passaggio di proprietà sul quale, però, i consiglieri Andrea Busin, Barbara Cunico, Manuel Benetti e Mirko Chiarello vogliono non solo vederci chiaro ma si chiedono, o meglio chiedono all’amministrazione comunale, se non si poteva fare diversamente. “Il consiglio comunale non ha deliberato la vendita del terreno da destinare ad impianto fotovoltaico ma solamente la variazione della modalità di vendita del terreno”, contestano i quattro consiglieri di minoranza, “In più, prima dicono che lo hanno già venduto, poi correggono il tiro asserendo che il passaggio di proprietà deve ancora essere perfezionato. Ma il progetto non è inserito in una più ampia pianificazione strategica per la transizione energetica e manca di una valutazione di alternative con minore impatto ambientale-aggiungono-La tutela del verde e delle risorse agricole non può essere sacrificata in nome della sostenibilità energetica. Dato che il Comune di Thiene è socio fondatore, assieme a altri 16 Comuni, della CER Alto Vicentino perché ad oggi, non c’è alcun budget triennale per questa comunità energetica?-concludono-Per questo nel prossimo consiglio comunale chiederemo che il progetto vada sospeso, affinché seriamente si valuti il da farsi per il bene e la salvaguardia del territorio di Thiene. Privilegiando, magari, l’installazione di pannelli su edifici pubblici, capannoni aziendali, strutture sportive, parcheggi comunali o aree industriali dismesse, come ad esempio ex discariche o cave”.
Mentre a via dei Trifogli mancherebbe il bollo notarile, i 30mila metri quadri di Corso Campagna vedono già gli operai all’opera, come racconta il residente Massimo Giammetta: “stiamo parlando di un impianto formato da oltre 5mila pannelli che interesserà un’area di oltre 30mila metri quadri. Un impianto dall’impatto devastante. Ho scoperto l’esistenza di questo progetto quando un mese fa ho visto un automezzo di una azienda specializzata in questi impianti che stava effettuando delle campionature sul terreno. Anche il mio vicino non sapeva nulla tant’è che mi ha chiamato dicendomi che, essendosi incuriosito, aveva chiamato l’ufficio tecnico del Comune di Thiene e avuto conferma che si sarebbe realizzato un mega impianto fotovoltaico. Dall’accesso agli atti effettuato successivamente ho potuto constatare che è da più di un anno che i progetti sono stati presentati e l’iter autorizzativo si è concluso nella primavera 2024. Esprimo ora un parere personale che però so rappresentare il pensiero di molti altri cittadini. Ma come si fa a permettere la realizzazione di questi impianti nei terreni delle aree abitate? Come si fa ad accettare che il paesaggio venga rovinato con queste brutture? Non sono contrario alla realizzazione degli impianti fotovoltaici, ma ci sono i tetti, le pensiline, gli svincoli autostradali, le cave…ci sono una infinità di siti dove questi impianti potrebbero essere posti con un impatto completamente diverso. Non posso accettare l’idea che si deturpi il paesaggio in questo modo. Specie nelle aree urbane e abitate. Trascuro per un attimo la parte, altrettanto importante, legata alla sottrazione di spazio alla coltura per concentrarmi sull’impatto di queste costruzioni. Per di più in aree a destinazione agricola. Quando ho costruito la mia abitazione 10 anni fa, demolendo quella esistente, ho dovuto sottostare a una serie di (giuste) regole ferree per armonizzare l’abitazione al territorio. E ora si permette la costruzione di un impianto fotovoltaico di queste dimensioni. Vorrei condividere la mia indignazione, ma vorrei anche allertare i cittadini che se non si interviene mettendo delle barriere, c’è il rischio che impianti come questo nascano come funghi (ho letto di un altro campo fotovoltaico che verrà realizzato in Via dei Trifogli), anche in zone abitate, perché la norma prevede dei criteri che permetterebbero di realizzare detti impianti vicino a molte aree densamente abitate. Vorrei poi capire l’amministrazione comunale da che parte sta e cosa vuole fare a riguardo. Possibile che i cittadini, specie coloro che abitano nelle vicinanze, non siano informati e scoprono la realizzazione di un impianto come questo a distanza di un anno dalla sua approvazione, perché vedono iniziare i lavori? Questa amministrazione è a favore o è contraria alla realizzazione di questi impianti? Qualora ci fossero altri 10 o più progetti per realizzare campi fotovoltaici come questo (perché questo è il rischio), che posizione prenderebbe? In molti Comuni i Sindaci si sono schierati al fianco dei cittadini per contrastare la realizzazione di questi impianti, informando gli abitanti e facendo anche fronte comune per combattere o limitare simili costruzioni. In molti casi, come per il campo fotovoltaico di Corso Campagna, i proprietari sono persone del territorio che potrebbero anche essere meno motivate a fare questi investimenti se si trovassero davanti al dissenso della popolazione e dell’amministrazione comunale. Io amo Thiene e amo le cose belle. Immaginare che Thiene possa riempirsi di queste brutture che danneggiano in modo irreparabile lo scenario, lo ritengo personalmente inaccettabile. Lasciare poi, che questo avvenga, senza aver fatto nulla per impedirlo, lo trovo imperdonabile. Massimo Giammetta”.
“Che fine ha fatto il bosco urbano?”. “Sacrificano terra agricola e fanno pubblicamente il plauso a Impianti Astico per i 2mila euro donati al Comune e poi usati per piantare 10 alberi. E’ così che si fa primavera a Thiene?-chiede Andrea Busin- Qualche giorno fa l’assessore Zavagnin ha ringraziato per questo contributo: iniziativa, se pur apprezzabile, ma di portata limitata. Una notizia che, purtroppo, ricorda come da tre anni il progetto del ‘bosco urbano’, 20mila metri quadri già finanziati da Cassa Depositi e Prestiti, stagni nei cassetti del Comune. Un progetto che avrebbe un impatto ambientale, ecologico e sociale ben più rilevante delle pur simpatiche dieci piantine messa a dimora con i 2mila euro di Impianti Astico-continua Busin-Per questo, oltre ad una nuova mozione su via dei Trifogli, con i consiglieri comunali Barbara Cunico, Manuel Benetti e Mirko Chiarello abbiamo depositato un’interrogazione a risposta scritta per capire cosa intende fare l’amministrazione per questo ‘bosco urbano’: lo mette in pratica? E perché è fermo da così tanto tempo?”.
P.V.
