“Thiene come Londra o New York? Ma dove vive il sindaco?”. La domanda se la pone non solo la consigliera comunale Giulia Scanavin, in merito all’ipotesi di affiancare l’intelligenza artificiale alle telecamere comunali per ovviare ai guardiani che dovrebbero chiudere parchi e piastre comunali, ma anche quei cittadini che da tempo reclamano decoro e maggiore sicurezza. Intanto si attende l’esito dell’ulteriore gara per trovare la ditta esterna che voglia assumersi l’onere di chiudere le aree pubbliche di notte. “Avevo chiesto l’aumento del budget in tal senso” sottolinea Scanavin.
Sul fatto che l’amministrazione comunale di Thiene stia accarezzando l’idea di affidarsi all’intelligenza artificiale per implementare la rete di videosorveglianza pubblica, la consigliera comunale di Fratelli d’Italia commenta: “quello che al momento è importante sono le aree pubbliche, parchi e piastre, che a breve si troveranno senza il guardiano se l’ulteriore gara non andasse in porto e per la quale ho chiesto l’aumento del budget. Il sindaco dovrebbe fare una serie e doverosa riflessione in merito: facendoli chiudere di notte, anziché lasciarli in balia di chi li devasta o li usa per delinquere- aggiunge- in merito alle ‘telecamere intelligenti’ il sindaco sta facendo un altro autogol: fino a ieri si dichiarava non titolare del trattamento dati delle videocamere in città, ora invece lo afferma e promette addirittura le ‘telecamere intelligenti’-conclude la consigliera comunale di FdI, Scanavin- Oramai la gente ha capito che sono solo pubblicità scritte male per salvare la faccia. Sull’argomento ho tutto pronto, ma ne discuteremo in consiglio comunale”.
“Il sindaco ha particolare simpatia e fiducia nella videosorveglianza, ma è il ‘dopo immagini’ che è discutibile. Cosa facciamo quindi? Lasciamo aperto e che tutti entrino per poi andare a controllare quando la telecamera manda la notifica a chi di dovere?- commenta Diego Sartori, un residente del quartiere Cappuccini- Abito vicino alla piastra Miotto, uno spazio che doveva essere inclusivo e per la comunità ma che invece da quasi quattro anni per colpa di baby gang, teppistelli annoiati o delinquenti non solo è impraticabile per le persone educate, ma è stata vandalizzata. Per non parlare del chiasso assordante della loro musica a tutto volume, del fatto che anche al calar del sole entrino e facciano quello che vogliono. Tra urla e bestemmie. Cose non nuove per l’amministrazione comunale, che noi residenti abbiamo sempre segnalato. Unica cosa buona ottenuta fin’ora, con il prezioso aiuto dell’assessore Marina Maino, è una cartellonistica recante le regole basilari per una civile convivenza-continua Sartori. Ora il sindaco se ne esce con l’idea dell’intelligenza artificiale per la videosorveglianza. Ma quale difficoltà ha nel trovare il guardiano che chiuda il cancello, perché piastra Miotto ce l’ha, evitando così che questi ragazzi entrino anche di sera a levarci riposo e tranquillità? Perché non la fa chiudere dai dipendenti comunali? Giusto, non si può perché se rimane dentro qualcuno, magari nascosto nel buio, dopo che il dipendente comunale ha chiuso lo stesso potrebbe essere accusato di sequestro di persona, in una struttura dove saltano i cancelli o piegano le reti per entrare. Questa è la più stupida scusa che qualcuno di questa amministrazione poteva partorire-conclude, volgendo una riflessione anche sul ruolo dei comitati di quartiere-Il nostro comitato di quartiere, Cappuccini, fino ad ora è sempre stato inesistente e muto. Il solo motivo di esistere di tale comitato ‘farsa’ è il dare vita alla sagra di sant’Anna- continua Sartori-Thiene sta diventando attrattiva solo per sagre e balordi, mentre la sicurezza passa realmente in secondo piano. Non ho nulla contro le feste e le forme di vivacità della città, ma non si dovrebbe puntare solo su questo”.
P.V.
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