Ennesimo colpo di scena in città dove tutto il Direttivo del Comitato Centro ha scelto di dimettersi. “Impossibile lavorare così perchè il Comune non ci ascolta. Raccogliamo le istanze dei cittadini, segnaliamo le problematiche con tanto di mail protocollate, ma dal Comune nessuna risposta.” E’ un presidente stanco e avvilito quello che ha parlato, a nome di tutto il direttivo, venerdì 5 aprile sera durante la prima riunione di Comitato Centro nella Sala Borse di Ascom in via Montello a Thiene. Dimissioni che arrivano come una doccia fredda da parte del presidente Francesco Pronio, Vice presidente Gian Paolo Stella, Segretario Giulio Gamba, Tesoriere Cristina Lotto e che entreranno in vigore, come da protocollo, da giovedì 11 Aprile. Stanchi, scoraggiati, inascoltati, hanno deciso di fare marcia indietro perché, secondo l’attuale consiglio direttivo, non ci sarebbero le basi e i presupposti per una collaborazione costruttiva ai fini di risollevare il degrado del Centro e tutte le altre problematiche che il Comitato ha raccolto da parte dei cittadini nel corso di questi primi mesi. “Non si può lavorare bene così.” ha dichiarato Pronio “L’amministrazione comunale non risponde alle nostre mail, non intende dialogare e costruire un tavolo di dibattito per risolvere i problemi del Centro.” Una decisione ferma quindi e, pare, irremovibile. Non sono serviti a nulla gli appelli da parte dei consiglieri che già alla riunione del 20 Marzo 2024, giorno in cui il direttivo ha ventilato al gruppo l’ipotesi quasi certa di ‘abbandonare la nave’, avevano cercato invano di rinviare la decisione. Inutile anche l’incitamento a proseguire da parte di alcuni cittadini e della minoranza rappresentata, durante l’assemblea, da Manuel Benetti e Giulia Scanavin i quali hanno chiesto di ‘non mollare’. Un’accusa pesantissima nei confronti dell’amministrazione che non era presente nella sala dove sembrava fare eco solo l’amarezza di parlare contro un muro.
“Ecco perché ci dimettiamo”
“Il comune non ci ascolta”. Ad avvalorare la decisione drastica di dimissioni, una serie di punti che durante l’assemblea di venerdì sono stati snocciolati dal presidente del Comitato di Quartiere Centro Francesco Pronio e dagli altri componenti del consiglio direttivo.
La serata ha visto un’ampia partecipazione dei cittadini, uniti dalla frustrazione per l’assenza di dialogo con l’amministrazione comunale e i diversi disagi accumulati. Il presidente del comitato ha presentato una serie di mail inviate al Comune, tutte rigorosamente protocollate, per dimostrare l’impegno del comitato nella risoluzione
La serata ha avuto inizio alle 20.30 con un’atmosfera carica di aspettative. “Mi sono pentita di aver dato il voto a questo sindaco”, è l’eco che si raccoglie tra i presenti, segno evidente di una comunità stanca e delusa. La mancata risposta del Comune diventa il fulcro della discussione. Pronio apre l’incontro evidenziando la situazione di stallo: “Dal Comune tutto tace, non ci rispondono e non capiamo il perché. Vista la mancanza di risposta da parte del sindaco Michelusi, abbiamo protocollato la lettera affinché non si accampasse la scusa di non averla mai ricevuta”.
Un impegno costante e ben documentato quello del comitato, come testimoniato dalle numerose slide presentate durante la serata. Tra i partecipanti, figure di spicco della comunità, anche industriale, rappresentanti di Confcommercio e il consiglio direttivo completo con Francesco Pronio come presidente, Gian Paolo Stella vicepresidente, e altri membri vitali quali Giulio Gamba come segretario, Cristina Lotto come tesoriere, e Marco Crivelletto della commissione viabilità e sicurezza. Pronio ha poi presentato gli altri membri consiglieri ovvero Davide Balsamo, Giorgio Carollo, Daniele Dal Santo, Claudio De Rossi, Marisa Genovese, Elsa Marsilio, Elena Giulia Sveva Scalabrin, Lionella Zorzi.componenti del consiglio direttivo, Presidente Francesco Pronio, Vice presidente Gian Paolo Stella, Gamba Giulio, Cristina Lotto tesoriere, Crivelletto Marco componente della commissione viabilità e sicurezza, consiglieri Davide Balsamo, Giorgio Carollo, Daniele Dal Santo, Claudio De Rossi, Marisa Genovese, Elsa Marsilio, Elena Giulia Sveva Scalabrin, Lionella Zorzi.
La discussione ha toccato diversi temi cruciali per la vita del quartiere, tra i punti sollevati dal comitato e gli interventi dei cittadini:il declino del centro urbano e della Galleria Garibaldi, un problema che preoccupa profondamente residenti e commercianti, testimoniando la progressiva perdita di vitalità commerciale e sociale dell’area. Le problematiche legate alle giostre e alla sporcizia lasciata dai piccioni, questioni di vivibilità urbana che richiedono soluzioni immediate. L’assenza di un comitato per S. Vincenzo e le inefficienze del comitato viabilità e sicurezza, evidenziando lacune organizzative e di gestione che incidono sulla qualità della vita nel quartiere. L’obsolescenza del sito internet pubblico dei Comitati di Quartiere, un canale di comunicazione fondamentale che risulta non aggiornato dal 2010 e poco funzionale alle esigenze attuali. Il controllo del vicinato, un’iniziativa cruciale per la sicurezza che necessita di maggiore supporto e integrazione con le politiche comunali. La crescente preoccupazione per i furti, una problematica di sicurezza che incide sul senso di sicurezza dei cittadini, insieme alle lamentele per i fuochi d’artificio silenziosi e la mancanza di rispetto da parte di alcuni padroni di cani che non raccolgono gli escrementi dei propri animali. Le irregolarità nelle metrature del mercato, che indicano una mancanza di controllo e di rispetto delle normative vigenti, minando l’equità tra i commercianti.
L’accusa dell’ex vicesindaco Gabriella Strinati all’opposizione: “Fate vera opposizione”
Durante l’incontro, sono emerse anche le voci di Giulia Scanavin e Manuel Benetti, esponenti dell’opposizione, che hanno espresso la loro piena disponibilità a sostenere le battaglie del comitato, sottolineando l’importanza di ‘utilizzare’ la loro posizione all’interno della
Presente anche l’ex vicesindaco Gabriella Strinati che ha bacchettato gli esponenti di minoranza, rimproverandoli di non fare vera opposizione: “Tante cose noi le sappiamo già e potremmo darvi delle risposte. Sappiamo già le intenzioni o le non intenzioni dell’amministrazione” ha detto Scanavin. “Sì ma non dovete essere voi, deve essere la maggioranza a dare risposte. Non puoi dire che il consiglio comunale o la minoranza sa. Deve essere la maggioranza a rispondere. Allora se sapete dite, pubblicate, esistono i giornali. Fate vera opposizione. Fate minoranza, ‘opposizione’ si chiama. Quante mail hanno scritto? Hanno risposto solo alla prima. Io mi farei qualche domanda.” “Abbiamo solo i social, non abbiamo giornali per noi. Scriviamo un sacco di cose ma poi ai giornali va una parte, qualcosa viene pubblicato qualcosa no. La questione delle giostre, abbiamo fatto un’interrogazione: è uscita?”.
Laura San Brunone
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