“L’anno scorso si era abbassato il prezzo per non fare gravare il costo della mensa scolastica sulle famiglie, da circolare scolastica, si viene a scoprire che si passa da 4,97€ a 5,62 euro“. Anche a Thiene la mensa scolastica crea dibattito con il cambio d’appalto che da Cirfood passa a Serenissima. Questo passaggio di gestione ha sollevato un bel po’ di polemiche tra i genitori, già stremati dalle spese scolastiche di settembre, e ora costretti a fare fronte anche all’aumento del costo dei pasti per i loro figli.

Giulia Scanavin, consigliere comunale, referente del gruppo assaggiatori e mamma di una bambina che frequenta le scuole elementari Scalcerle, ha espresso il suo disappunto e si è rivolta al Comune subito: “Immagino che l’amministrazione comunale giustifichi il rincaro del prezzo giornaliero della mensa scolastica, con le solite dichiarazioni del ‘caro vita’. È singolare tuttavia che il servizio Cirfood, aggiudicato anni fa e prorogato ulteriormente per 1 anno, sia stato poi sostituito dalla Serenissima Ristorazione. È da capire come sia stato aggiudicato il servizio, se lo stesso pasto prevederà uguale capitolato Cirfood, che utilizzava solo ingredienti biologici, e se il nuovo contratto sia stato previsto in maniera più attenta a favore dell’utenza thienese. Dulcis in fundo, il prezzo da 4,97 euro arriva poi a 5,62 ivato. Già negli anni scorsi si era osservato un decremento dell’utenza al servizio mensa, causa costo troppo salato; vedremo quest’anno se il trend verrà rispettato, a fronte del rincaro. Ovviamente le famiglie non sono state informate dei nuovi costi, ma solo del cambio di gestione, tramite circolare scolastica. Mi sono mossa pertanto per richiedere ulteriori spiegazioni al dirigente di settore e capire come sia stato concluso l’affidamento.”
Giulia Scanavin, inoltre, ha voluto sottolineare il suo ruolo come consigliere comunale, chiarendo: “La richiesta dei prezzi della mensa è stata effettuata a mio nome come consigliere comunale e referente della mensa scolastica per le Scalcerle. La richiesta è stata fatta anche per capire tutti i vari procedimenti di affidamento del contratto che prima era intestato a Cirfood per tre anni, con un capitolato che prevedeva pasti biologici. Successivamente, il contratto è stato prolungato di un altro anno, in deroga, con affidamento diretto sempre a Cirfood, e ora viene spostato su Serenissima con un incremento di prezzo. È interessante capire tutto il procedimento amministrativo e verificare se sia stato corretto. Questo aspetto mi interessa particolarmente anche come consigliere comunale, perché abbiamo la necessità di dare indirizzo politico e garantire un controllo amministrativo all’interno del consiglio comunale.”

Infine, la Scanavin ha sollevato un’ulteriore riflessione riguardo alla gestione economica: “L’anno scorso, nell’ultima settimana, la Regione Veneto ha contribuito offrendo una settimana di pasti gratuiti a tutte le scuole. Mi chiedo: come mai non è stato messo a budget un fondo che potesse in qualche maniera calmierare questo aumento di prezzo e garantire così un prezzo diverso alle famiglie? A soldi malcontati, invece di pagare 100€ al mese per la mensa, con l’aumento si arriverà quasi a 113€. Secondo me è davvero tanto.”

Il salasso della scuola

Da giugno, i genitori devono affrontare una vera e propria mazzata per fare fronte alle spese scolastiche. La prenotazione dei nuovi libri scolastici, l’acquisto del materiale didattico per tutti i figli di ogni età, e per chi frequenta gli istituti musicali si aggiunge il costo dello strumento scelto per chi inizia, o le riparazioni e aggiustamenti per chi è già avanti negli studi oltre ai libri specifici richiesti. Questo si somma a tutte le altre spese che le famiglie devono affrontare: dalle tasse  agli accessori.

Naturalmente, non sono grossi problemi per chi in una famiglia può contare su due stipendi generosi, come nel caso di imprenditori che guadagnano dai tremila euro in su. Ma la realtà di chi sbarca il lunario con uno stipendio da 1300€ al mese, magari con tre figli, di cui uno al nido, è ben diversa. L’aumento della mensa, che lo scorso anno pesava circa 100€ per ogni bambino al mese, quest’anno salirà a 112,40€. Una differenza che per molti genitori significa dover fare scelte difficili: mandare il figlio a mensa, garantendogli un momento di educazione e integrazione, o sacrificare altre attività, come lo sport di un fratello o sorella o dello stesso.

La mensa non è solo un luogo dove i bambini mangiano, ma rappresenta un importante momento di integrazione e crescita educativa. Non può e non deve trasformarsi in un’occasione di discriminazione per chi non può permettersi di accedervi. C’è anche un aspetto psicologico rilevante che non va sottovalutato: una scelta che può sembrare banale, come quella di far pranzare o meno il proprio figlio a scuola, può innescare meccanismi di esclusione. Il bambino rischia di perdere momenti preziosi di condivisione e socializzazione con i compagni, che non possono essere recuperati durante le ore di lezione.
“Guadagno 1200€ al mese, mia figlia mi ha chiesto di mangiare in mensa, ma per me è dura. Sono costretto a scegliere tra lo sport del più grande e la mensa sua. Poi chiedono di fare figli”, ha dichiarato G.C., papà di una bambina delle elementari Scalcerle. Questo rincaro costringe i genitori a domandarsi se valga la pena continuare a pagare per la mensa scolastica o se non sia meglio far mangiare i bambini a casa, magari facendoli tornare a piedi dopo la scuola. Diverse mamme stanno già valutando questa possibilità, ponendosi domande sulla qualità del servizio che riceveranno a fronte del prezzo più alto.

Il bonus libri

Anche quest’anno, dal 16 settembre al 18 ottobre, è possibile richiedere il Buono Libri, che permette alle famiglie di recuperare i soldi spesi per l’acquisto dei testi scolastici. Tuttavia, anche se lo Stato prevede questa agevolazione, i genitori devono comunque anticipare l’intera somma e aspettare diversi mesi prima di ricevere il rimborso. Nonostante l’aiuto sia disponibile, il peso economico resta ingente e il supporto arriva troppo tardi per molte famiglie già in difficoltà.

Scuola Scalcerle rinnovate e pronte per ricevere gli alunni

Intanto, è notizia di oggi che nella scuola Scalcerle sono stati completati i lavori di adeguamento antisismico. Il sindaco Michelusi ha presentato il nuovo look dell’istituto tramite un video, annunciando che dall’11 settembre gli studenti potranno finalmente tornare nella loro sede di appartenenza in completa sicurezza.

Laura San Brunone

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