Regole e decoro per i plateatici in centro storico. Aperitivo o caffè sì, ma con seggiole in ferro e ombrelloni color avorio. Lo vuole le Belle Arti e anche Thiene finisce nella rete di questa nuova riforma. Mentre il Comune lavora per portare a dicembre in consiglio comunale il nuovo regolamento, tra i gestori chi già non potrà rifare il nuovo look del proprio plateatico: “20mila euro? Chiudo”, chi spera nelle deroghe e chi nel sopralluogo della Soprintendenza.

La parola al Comune. “Si è iniziato a lavorare sulla bozza di Regolamento già l’anno scorso a seguito della comunicazione della Soprintendenza pervenuta  il 12 ottobre del 2022 a una trentina di comuni anche del Vicentino tra cui Thiene, Vicenza, Schio, Bassano, Marostica e Asiago, in cui si individuavano beni  e siti di eccezionale valore storico o artistico  e le aree per le quali la posa in opera di elementi o strutture amovibili quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute, ombrelloni è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146  del decreto legislativo 22 gennaio 2022 n. 42- spiegano dagli uffici comunali di Thiene che stanno lavorando sulla riforma-È quindi una disciplina che viene chiesta da organi periferici del Ministero della cultura, quindi dello Stato, i quali chiedono di ordinare i centri storici. Il Comune ha inviato un piano, redatto in base alle caratteristiche richieste dalla Soprintendenza, e la stessa ha espresso parere favorevole. Il testo è stato anticipato in visione alle associazioni di categoria ancora nella scorsa primavera, non ricevendo dalle stesse nessuna indicazione al riguardo”. Ma non solo. Il Comune di Thiene ha cercato di mettere un punto incontrando, a ottobre, i pubblici esercizi “per spiegare loro le dinamiche e ottenere un confronto di condivisione e finora non sono mai giunte perplessità da parte degli operatori coinvolti”.

Sei mesi di tempo e l’ancora della deroga.  “Per quelli esistenti, sia nelle aree vincolate che nel centro storico, avranno 6 mesi di tempo per adeguarsi alle normative, fermo restando che si potrà chiedere una deroga a quanto stabilito- spiegano ancora dal Comune-I passaggi burocratici per arrivare alla convalida dell’iter saranno: approvazione in consiglio comunale, invio del testo definitivo, sopralluogo del funzionario della soprintendenza e poi accordo di semplificazione. Attualmente la Soprintendenza  ha già approvato il testo e chiedere un’ulteriore modifica della bozza di regolamento significa chiedere un nuovo parere alla Soprintendenza. Si consideri che la stessa si esprime in media dopo 5/6 mesi, pertanto, non si è voluto correre il rischio di dover rimuovere tutti i plateatici dell’area di vincolo. Infine, si evidenzia che la scadenza del 31 dicembre 2024 è stabilita a livello nazionale dall’art. 11, comma 8, della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. Questa delucidazione era già stata fornita a coloro che erano presenti alla riunione di ottobre”. 

Ascom: “importante accordo semplificazione”.  “Una volta che verrà approvato il regolamento in consiglio comunale si aprirà la trattativa vera, passando locale per locale e verificando quale risponde ai requisiti dettati dalla Soprintendenza e quale no, ma anche quale a queste nuove regole si avvicina. E’ come se tutto ripartisse con autorizzazioni nuove- spiega Sergio Terzo, direttore di Ascom Thiene-Abbiamo fatto riunioni con i nostri associati per avvisare di quanto sta accadendo: da un lato qualcuno non ha ancora percepito cosa comporti questa riforma, da un lato qualcuno si è agitato. Abbiamo tranquillizzato chi pensava di dovere buttare via tutto e ora puntiamo al passaggio successivo: l’accordo di semplificazione. Mentre il regolamento avrà caratteristiche generali, con questo accordo si andrà normare punto per punto ogni attività”.

Storica presenza del centro col il suo Caffè Carducci e consigliere Ascom Thiene, quale presidente categoria pubblici esercizi, Basilio Tommasini tranquillizza gli animi: “Con Sergio Terzo abbiamo parlato del problema plateatici con l’amministrazione comunale e la loro risposta è stata che per il momento non ci vogliono far spendere soldi in più e che pertanto ci saranno delle deroghe-continua-Ovviamente per quelli che apriranno nuovi plateatici ci saranno delle nuove linee guida. Parlando con alcuni colleghi baristi mi sembra che siano spaventanti: ma non c’è nulla di che avere paura, perché mi sembra che il nostro centro attualmente si presenti bene e se ci sarà qualche modifica da apportare verrà presa gradualmente. Anche con delle deroghe come assicurato dal Comune che, a mio parere, sta dimostrando buon senso perché è un beneficio per tutti se siamo presenti con le nostre attività.Ci definisco ‘guardiani del giorno e della notte’, siamo i primi ad aprire e gli ultimi a chiudere, facendo anche da deterrente verso chi potrebbe avere brutte intenzioni in città.-conclude- Thiene è una bella città da vivere e dandoci una mano riusciamo a farcela. Sono positivo”.

Al vicino Cosmopolitan è chiaro che sulla procedura detta regola la Soprintendenza. “Tutto questo non dipende dal Comune e la dottoressa Cunico si è dimostrata molto gentile e molto disponibile: nell’incontro ci ha spiegato quali saranno le nuove regole, con i colori  e i materiali decisi per i plateatici e che ci saranno 6 mesi di tempo per adeguarci- commenta Adriana, mamma del gestore, che sottolinea come al momento di installare il proprio plateatico abbia già scelto dei colori che fossero in armonia con la piazza-Certo che per altri bar potrà essere una spesa importante. Da noi, penso, ci sarà poco da cambiare sui colori degli ombrelloni mentre per gli elementi in legno attendo che escano per capire cosa fare-conclude lanciando un invito alle varie associazioni di categoria-Sarebbe il caso, visto che si tratta di una riforma importante, che si attivassero ad informare anche chi non fa parte di loro: magari guadagnerebbero un associato in più”.

 

Con l’affaccio sul castello di Thiene Antonio Gabrieli, gestore de Le Tresor  ha delle  perplessità su chi da poco ha rinnovato o fatto il plateatico: “nel mio caso dovrei nuovamente sostenere i costi per le fioriere e l’ombrellone che ho comperato quest’estate. Adesso è grigio: con le nuove regole dovrei prenderlo color avorio e con i colombi che sporcano che fine farebbe?  Capisco se queste nuove regole vengano date a chi farà una richiesta nuova, ma chi già l’ha fatta e ha sostenuto dei costi come deve fare?”.

 

 

Confida molto nell’iter post regolamento  Alessandro Cavalli del Botanico87 in corso Garibaldi: “è stata aperta la trattativa e, nell’incontro che si è svolto, il sindaco e la dottoressa Cunico ci hanno assicurato che  i locali ‘vecchi’ manterranno i plateatici con delle deroghe e quelli nuovi dovranno seguire il regolamento comunale-conclude- Cambiare il plateatico sarebbe una spesa ingente e, confrontandomi anche con altri colleghi, ad oggi nessuno di noi ha i soldi per sostenere tali costi”.

Natalia Bandiera

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