Ordina il divano online e lo paga con due secchi di monetine da 50 cent. Sfiorata la lite, c’è voluto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri per convincere il trasportatore a prendersi i soldi. A Thiene un saldo d’acquisto insolito, fatto da Pietro Dalla Fontana: “mi hanno fatto aspettare tre mesi per la consegna”.
Non c’è stato a farsi prendere in giro il 58enne Pietro, dopo vari appuntamenti disattesi dal corriere. “Ho ordinato il divano online su un sito francese il 20 giugno scorso, pagando subito metà del prezzo con bonifico. Il resto lo dovevo saldare alla consegna”, racconta oggi Pietro seduto sul ‘famoso’ divano.
Un’odissea che per lui è iniziata il giorno che sceglie su internet il divano per arredare il salotto di casa. Ne sceglie il tessuto,le dimensioni, la penisola angolare e poi il click di conferma d’ordine. “Mi ero dato da fare anche per dare il colore nuovo alle pareti della sala, perché si abbinasse al divano -continua Pietro- Tra lavoro e casa ho davvero ‘corso’ perché tutto fosse a posto quando sarebbe arrivato il divano”.
Di appuntamenti fissati col trasportatore ce ne sono stati altri. “Ho perso il conto. Ogni volta tiravano fuori una scusa- continua ancora Pietro- Una volta mi sono sentito dire che non ero rintracciabile al cellulare. Assurdo: col telefonino ci lavoro e avrei visto un tentativo di chiamata. Addirittura mi sono sentito dire che avevano il camion troppo pieno e sarebbero passati la settimana dopo. Ma chi pensavano di prendere in giro?”.
Continuano le telefonate. Pure alla ditta francese che il sofà glielo aveva venduto. “Anche da loro sempre le solite scuse. Mi hanno poi scalato 30 euro sui circa 130 euro, oltre all’iva, di trasporto. Così tentavano di tenermi buono mentre io avevo già pagato per metà un divano che non avevo”. Che intanto giace in un magazzino di Mantova.
Caricati i due secchi coi soldi nel suo furgone Pietro aspetta il trasportatore. “Quando finalmente è arrivato, gli ho detto che si prendesse le monetine- spiega- E lì è andato su tutte le furie. Anche con offese. Ha chiamato suo papà in aiuto e io ho chiamato i carabinieri”.
Animi caldi che sono rimasti accesi anche all’arrivo della ‘gazzella’, immortalati in un video da Dalla Fontana. In tutto diciotto minuti di discussione animata, portata a termini dai militari dell’Arma che hanno spiegato al corriere che i soldi se li doveva prendere. “Sono valuta corrente- conclude Pietro Dalla Fontana-E sono il giusto modo per ripagare chi tenta di prendermi in giro”.
Paola Viero