Qualcuno lo ha fatto negli androni dei palazzi accendendo anche il fuoco per riscaldarsi.
Un numero crescente di cittadini senza fissa dimora sembra aver trovato rifugio in luoghi insoliti di Thiene, generando preoccupazioni e segnalazioni da parte della comunità locale. Anche alla luce di quanto accaduto a Padova, dove l’altra notte sono morti tre clochard per il freddo.
Numerose testimonianze di residenti hanno indicato che alcuni senzatetto si stanno riparando in punti strategici della città, tra cui angoli del centro, parchi comunali e scale di condomini. Una cittadina thienese, nostra lettrice, ha riferito di aver avvistato un individuo che dorme sotto il cedro del Libano nel parco di Villa Fabris, segnalando la situazione ai vigili urbani senza ottenere interventi efficaci.
“Ho avvistato questa persona dieci giorni fa e, nonostante l’avviso ai vigili, nessuno è intervenuto. Quest’uomo continua a ricomparire, e nessuno sembra interessarsi al suo benessere. Ho persino contattato i servizi sociali, ma la situazione persiste. Era lì anche oggi ed ho chiamato i vigili ancora una volta. Mi hanno detto che si tratta di un immigrato”.
Un altro nostro lettore ci ha inviato la foto del letto di fortuna, che un clochard si era creato proprio davanti alla porta d’ingresso del suo studio. Pare sia una persona diversa. “E’ accaduto diverse volte che lo trovassi lì. Avrà dormito in quel posto almeno 15 giorni e un giorno mi sono preoccupato perchè dalla finestra ho visto del fumo: si era acceso il fuoco per scaldarsi dal freddo. Ho chimato molte volte la Polizia Locale”.
L’Assessore ai Servizi Sociali, Anna Maria Savio, ha dichiarato che, nel caso del senzatetto che in molti hanno visto dormire mesi fa nei pressi del Duomo, il quale aveva creato un giaciglio in un luogo privato, si presume che chi ne è responsabile si sia già occupato della questione. Riguardo ai senzatetto in generale, ha affermato che non è possibile costringerli a cambiare le loro abitudini, in certi casi il comune può fare ben poco: “I clochard sono liberi di fare ciò che vogliono, non possiamo costringerli. Siamo intervenuti con una persona, abbiamo avvertito la polizia locale, lo abbiamo identificato, non è di Thiene, abbiamo identificato il suo Comune di residenza, abbiamo interpellato anche il Sindaco. Questa persona ha possibilità, ha abitazioni, riceve anche i pasti da un altro comune però preferisce vivere così. Spesso ci troviamo davanti a situazioni in cui non possiamo intervenire, quello che possiamo fare è segnalarlo al Comune di provenienza come abbiamo fatto. Poi è libero arbitrio di ogni persona. Solo nel caso in cui la persona crea un danno o ne abbia bisogno e ci chiede aiuto, noi diamo una mano. Ma in questo caso non possiamo fare altro. Se non si tratta di una scelta, intervengono gli assistenti sociali.”
Gli assistenti sociali del Comune, tuttavia, spiegano che, se un senzatetto non è residente a Thiene, devono rivolgersi al loro comune di residenza per ricevere assistenza: “Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da parte dei cittadini e, come da protocollo, abbiamo chiamato i vigili che hanno identificato le persone coinvolte. In caso di necessità abbiamo fatto sapere loro che si possono rivolgere a noi. Se non sono però residenti a Thiene, si devono rivolgere al loro comune di residenza.”
Laura San Brunone