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Breganze punta al sostegno dell’economia. Sbloccati i prezzi dei capannoni inutilizzati

Approvata dal Consiglio Comunale la modifica al regolamento per l’assegnazione delle aree nel piano per gli insediamenti produttivi (PIP) zone D1/2 – D1/5 che consente di sbloccare la possibilità di acquisto di lotti già assegnati da parte di nuove ditte, con preferenza per quelle breganzesi

Garantire alle ditte locali interessate la possibilità di accedere alle aree e ai capannoni inutilizzati della zona artigianale a un prezzo in linea con la situazione economica attuale, tamponando gli effetti della crisi economica sugli immobili produttivi, è questa la “quadra” che dopo un lungo lavoro è approdata ed è stata approvata in Consiglio Comunale a Breganze giovedì sera.

Con la modifica approvata nella seduta del 22 giugno, infatti, il criterio di determinazione del prezzo di cessione delle aree nel piano per gli insediamenti produttivi (PIP) per le zone D1/2 e D1/5viene adeguato – nel caso di seconda procedura d’asta – all’attuale situazione dell’andamento economico del mercato immobiliare. Vengono cioè superati i meccanismi di calcolo creati per impedire attività speculative, divenuti eccessivamente onerosi e causa di immobilismo nell’attuale quadro economico.

Nel regolamento del 1999 per la cessione di lotti edificati, il prezzo della costruzione veniva infatti determinato sulla base delle fatturazioni, relative a un periodo in cui il costo di costruzione era di parecchio superiore al valore commerciale attuale. Il prezzo di vendita così calcolato, non più in linea con i correnti prezzi di mercato, comportava perciò una paralisi nella procedura di ricollocazione, impendendo di fatto l’avvio di attività produttive nuove.

Con l’approvazione di ieri, d’ora in poi il prezzo a base d’asta, se la prima sarà andata deserta, verrà determinato da una perizia di stima asseverata redatta da un tecnico competente appositamente incaricato dalla ditta proprietaria, e quindi più in linea con il probabile valore di mercato. Ciò al fine di consentire una ricollocazione del lotto che eviti il determinarsi di immobilizzazioni commerciali dei lotti edificati o parzialmente edificati, consentendo così il completamento delle opere. In tale seconda procedura d’asta saranno infatti ammesse offerte sia in aumento che in diminuzione e in quest’ultimo caso il prezzo offerto non potrà essere inferiore di oltre 1/4 rispetto al prezzo base.

Importante anche l’inserimento della possibilità per le ditte breganzesi di adeguare la propria offerta economica a quella più alta, nel termine di 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria.

“Arriva a conclusione un iter molto complesso – spiega il Sindaco Piera Campana – che ha visto coinvolti a lungo l’Amministrazione e i tecnici del Comune, nell’intento di garantire alle ditte locali interessate di accedere alle aree e ai capannoni inutilizzati della zona artigianale a un prezzo in linea con la situazione economica attuale. Abbiamo cercato gli strumenti per tamponare gli effetti della crisi economica – continua il Sindaco – anche inserendo una clausola di prelazione a favore delle ditte breganzesi”.

Comunicato stampa del Comune di Breganze