“Vogliamo più negozi, bruschetterie e luoghi di ritrovo”,“Basta cemento, più verde”, “Meno campanilista e più provincialista”, “più sicurezza e meno maleducazione”, ce n’è davvero per tutti i gusti!

Il sondaggio lanciato da AltovicentinOnline qualche settimana è è stato accolto con entusiasmo dai nostri lettori e alla domanda “Qual è la Thiene che vorreste?” le risposte non si è fatta attendere. Molti i commenti sono arrivati in redazione, si sono palesati sotto ai vari post condivisi, sintomo di interesse comune riguardo ad un argomento che verrà comunque proposto a breve per le altre città dell’alto vicentino. Le risposte raccolte sono state le più svariate, spesso contraddittorie:

Tempi che furono

Molti i nostalgici che vorrebbero la ‘Thiene degli anni 90′ sotto tutti i punti di vita’, chi una città più sicura, più pulita, elegante. In molti chiedono più piste ciclabili che colleghino i paesi confinanti, tra cui servirebbe un collegamento ciclabile e pedonale per i resistenti di Zona Lampertico verso il centro città (zona Tosano) “È sempre pieno di gente, a piedi, in mezzo alla strada ed è pericoloso” aggiungono. Più marciapiedi, un sotto passo in via Trifogli, una circonvallazione dato che via Marconi, via Vittorio Veneto arrivando fino a Zanè sono strade molto trafficate a tutte le ore del giorno, strade alternative che smaltiscano un po’ il traffico. C’è chi propone all’amministrazione comunale di investire di più sui giovani che sugli anziani, pensando a loro come risorsa per il futuro. “La Thiene di una volta.. quella che c’era fino agli anni 2010/2011, con le sue botteghe caratteristiche e i locali, lo Yourban e tanti altri posti ricreativi dove ritrovarsi. Ora ci sono solo supermercati, ristoranti ‘All You Can Eat’ e negozi dozzinali” scrive qualcuno. C’è anche chi azzarda “spriss gratis par tutti ‘na volta a settimana paga’ dal comune”. Si chiede più sicurezza con vigili di quartiere, una città più pulita con conseguente multa a chi sporca, più scelta di negozi in centro, “il mercato del lunedì mattina più di qualità e meno bancarelle di roba usata venduta per rimanenza negozio”. Il mercato, altro tasto dolente per la città di Thiene, articoli sempre meno italiani e spesso di scarsa qualità. “Le porte del comune aperte e che ci sia meno burocrazia: perché devo telefonare per poter entrare?” è uno dei commenti ricevuti. Anche i rifiuti vengono menzionati, si chiede la sostituzione dei cassonetti posizionati sul suolo pubblico con quelli sotto terra.

Più servizi per una comunità più felice e autonoma

Diverse le proposte anche sul fronte dei servizi che il comune potrebbe offrire, dalle bici elettriche in fasce orarie dei treni più frequentati. Autobus utile anche per gli anziani, per chi è costretto a spostarsi a piedi da una parte all’altra del paese, una pista di atletica utilizzabile dalla squadra di atletica di Thiene. Si chiede un centro più vivo, una grande piazza con più eventi e concerti, più divertimento e movida per giovani e adulti. Più eventi artistici (pittura, poesia, musica…) ben organizzati e continuativi che, secondo una lettrice potrebbero attrarre anche molti visitatori da fuori. Da rivedere anche i parchi comunali, quello del Bosco ad esempio avrebbe bisogni di qualche giostrina in più per poter accontentare il grande numero di bambini che si presenta ma anche la loro età varia: “il drago ad esempio è carino ma troppo piccolo per i tanti bimbi e sinceramente per alcune età pericoloso” dichiara una mamma. Sarebbe utile avere un parco giochi, anche piccolo, davanti alla chiesa San Vincenzo. Una zona nuova per lo sport dove installare attrezzi gratuiti per il fitness all’aperto per allenarsi oltre a quello presente al parco del Donatore.

La grande bellezza, dov’è finita?

Da un punto di vista ambientale si chiede migliore manutenzione del verde stradale. C’è chi elenca i luoghi che un tempo erano punti strategici per il thienese, veri fiori all’occhiello ora in fase di decadimento come Galleria Garibaldi, che avrebbe necessità di una riqualificazione con conseguente riapertura dei negozi. Negli anni ’90 la galleria era considerata il “corridoio dell’eleganza” da tutto l’alto vicentino: era quasi d’obbligo passare dalla galleria, fare le cosiddette ‘vasche’, dove si incontravano personaggi di spicco thienesi. Ora invece, oltre al grigiume che si nota appena si varca la soglia di una delle 4 entrate, sono le vetrine vuote, carta bianca che copre i negozi chiusi e qualche negozio sopravvissuto che con fatica cerca di rendere la location più presentabile alternando, in base alle stagioni e festività varie, decorazioni e bellissime piante. “Agghiacciante – commenta un cittadino – “eh lo so ma è dei privati…complimenti al buon gusto e al senso civico dei privati”. Le richieste dei cittadini non si fermano, c’è molto su cui lavorare. Si richiede la riqualificazione dello stabile ex Torrino che in passato era una meta molto frequentata dai giovani. Piazzetta Rossi viene nominata tra i thienesi come una zona centrale ‘in caduta libera’, ricordando i suoi precedenti protagonisti che riempivano di famiglie e giovani il centro. Si propone il recupero di aree e facciate di edifici fatiscenti con interventi di street art, graffitismo, murales che, a detta di un lettore, potrebbero anche fungere da volano turistico (Sant’Angelo VT docet).

Insomma, il web si è scatenato e ha dato tantissimi spunti su cui riflettere, molte necessità sollevate e altrettanti punti di vista costruttivi che potrebbero davvero essere utili a riqualificare la città, ripresentando una Thiene 2.0 che è sempre più attenta ai suoi abitanti.

 

Laura San Brunone

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