Con il suo italiano stentato ha spiegato agli agenti che da quanto non percepisce il sussidio di accoglienza del programma Sprar, non sapeva come vivere ed era ‘costretto ad arrangiarsi’. E’ scattata la richiesta di espulsione per il 24enne, sbarcato a Messina il 2 febbraio del 2016 e accolto in una struttura protetta dell’Alto Vicentino fino all’agosto del 2018. Il giovane, secondo quanto emerso dalle indagini degli agenti del Comando Nord Est Vicentino della Polizia Locale, da quel momento avrebbe girovagato nella provincia di Vicenza, dandosi alla ricettazione di biciclette e, senza una fissa dimora, avrebbe occupato stanze e appartamenti pur di trovare riparo. La sua storia, una delle tante che stanno emergendo in questo periodo, è arrivata alla luce dopo la denuncia di una 57enne di Zanè, a cui S.C. avrebbe portato via la bici. La vittima del furto ha descritto il mezzo a due ruote fornendone la marca City Bike del valore di circa 300 euro.
A carico del ragazzo si sono scoperte diverse denunce reati contro il patrimonio, tra le quali, diverse ricettazioni di biciclette e anche l’occupazione abusiva di una camera di un appartamento, dove alloggiavano un’anziana e la badante, nel mese di febbraio scorso. Proprio così, con l’anziana e la sua badante dentro casa, lui si era intrufolato nell’appartamento e si era ‘sistemato’ abusivamente con loro. Il 24 enne risulta anche denunciato da una madre e da una figlia residente sempre in via Dante, che il giovane avrebbe minacciato e insultato per futili motivi.
Dei fatti è stato informato il sindaco Giovani Casarotto e in accordo con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza, sono state avviate le pratiche per la sua espulsione dal territorio nazionale.
N.B. (foto di uno sbarco a Messina di Enrico di Giacomo)