«Per lui l’unico credo è non porsi limiti mentali”. Scrive così il governatore del Veneto Luca Zaia sulla sua pagina facebook per congratularsi con l’ultrarunner thienese Antonio Grotto.
Per farlo richiama anche alcuni passaggi della lunga intervista rilasciata dal nostro Antonio al giornale scaligero L’Arena: “Nella vita nulla è impossibile e io, che sono conscio di aver finora vissuto una favola, ritengo che il futuro sia splendido e che lo sport costituisca la migliore polizza per la salute.”.
Come riporta il Governatore, Antonio ha all’attivo ben 1.061 fra maratone e corse ancora più lunghe. La sua distanza ideale sono i 100 km e ancora adesso che sta per compiere 74 anni porta a termine tre-quattro marce al mese viaggiando in 140 nazioni.
Tutti noi oramai abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare “nonno” Antonio, 74 anni, che per lunghi anni ha tenuto in piedi insieme alla moglie una delle ditte di informatica più note del vicentino, la Genero Anna srl, ma che ha deciso di dedicare i suoi anni da “pensionato” a girare il mondo su (s)comode scarpe da trail.
Come racconta il nostro ultrarunner, infatti, correre ti permette di visitare luoghi che un normale turista non potrà mai vedere, di vivere il territorio, e di conoscerne le culture.
Correre, marciare e andare alla scoperta di nuovi luoghi è una forma di ricerca spirituale, ama ripetere come un mantra il marciatore thienese. Ed è proprio dagli sciamani orientali che ha imparato tecniche di sopravvivenza che in alcuni casi sono tornate molto utili, visto che le ha anche dovuto applicare.
Luca Zaia ricorda ancora le tante corse di Antonio, “a spasso” per tutti i cinque continenti, dal Sudafrica, al Giappone, dalla Namibia al Nepal e ancora Russia, Australia, Stati Uniti, Canada e Sudamerica, con esperienze al limite.
Ma “La corsa più bella è sempre la prossima”, dice nonno Antonio. E noi proviamo ad allenarci per stare al tuo passo e tagliare ancora il traguardo insieme!
Fabrizio Carta