La Società Vicentina Trasporti (SVT) sta affrontando una grave carenza di autisti che rischia di compromettere il servizio di trasporto scolastico, in particolare quello che riguarda le corse del sabato. La situazione si è aggravata negli ultimi anni, tanto che i bandi di reclutamento, anche con condizioni di assunzione vantaggiose, non sono riusciti a colmare le lacune lasciate dalle dimissioni volontarie e dai pensionamenti. Questo scenario ha spinto i vertici dell’azienda, la Provincia di Vicenza e il provveditorato a riconsiderare l’organizzazione del servizio per il prossimo anno scolastico.
Attualmente, SVT gestisce 3.200 corse giornaliere nei giorni lavorativi, ma la mancanza di autisti sta rendendo impossibile garantire l’intero servizio. Il problema riguarda principalmente le corse scolastiche, una voce extra che l’azienda ha sempre offerto come servizio aggiuntivo, pur non essendo obbligata a farlo. La difficoltà di reclutare nuovi autisti ha avuto pesanti ripercussioni anche sul futuro delle corse del sabato, servizio che potrebbe non essere più attivo a partire dal prossimo anno scolastico.
I tentativi di attrarre nuovi autisti non hanno avuto successo. Diverse assunzioni vantaggiose, che includevano anche il rimborso delle spese per conseguire la patente idonea, sono rimaste inevase. Il presidente della Provincia Andrea Nardin ha spiegato ai media locali che lo hanno intervistato sul tema che, se la situazione non dovesse cambiare nel breve-medio periodo, a settembre SVT non sarà in grado di garantire il servizio scolastico il sabato.
L’idea sarebbe quella di uniformare l’orario scolastico dal lunedì al venerdì, con un numero maggiore di rientri pomeridiani. Sebbene la proposta sia stata formulata con molta diplomazia, al fine di non scontrarsi con il principio di autonomia scolastica, potrebbe rappresentare una soluzione per ottimizzare l’impiego delle risorse e permettere a SVT di ridurre la pressione sulle corse scolastiche del sabato.
La crisi degli autisti non è solo un problema legato alle condizioni economiche, ma anche a un cambiamento culturale e sociale. Negli ultimi anni, molti autisti hanno scelto di non lavorare più il sabato o nei fine settimana, alla ricerca di una migliore qualità della vita. Il lavoro nel settore del trasporto pubblico locale, con i suoi turni pesanti e la bassa remunerazione, ha perso attrattiva.
La professione di autista, che una volta era una scelta consolidata per molti lavoratori, oggi si trova a fare i conti con un mondo del lavoro che è cambiato. Le richieste di maggiore equilibrio tra vita privata e professionale, unito alle condizioni di lavoro percepite come poco gratificanti, hanno spinto molti professionisti a cercare alternative. Questa tendenza sta facendo emergere una carenza strutturale di personale che mette a rischio i servizi essenziali, come quello scolastico, che un tempo venivano garantiti anche come un valore aggiunto.
Le corse scolastiche, che inizialmente erano considerate un servizio aggiuntivo, sono diventate oggi uno degli elementi principali per SVT, tanto da costituire una parte fondamentale dell’attività dell’azienda. L’azienda, di proprietà della Provincia, ha visto il servizio scolastico espandersi progressivamente, ma con l’aumento della domanda è emersa anche la difficoltà di mantenerlo senza adeguato personale.
Il futuro delle corse scolastiche vicentine dipende ora da un delicato equilibrio tra le necessità dell’azienda, la disponibilità di autisti e le esigenze delle scuole. La proposta della settimana corta rappresenta un tentativo di affrontare la crisi, ma la sua attuazione dipenderà dalla capacità di coinvolgere le istituzioni scolastiche e di trovare soluzioni condivise che non compromettano la qualità dell’offerta educativa.