Un nuovo modo di vivere il lusso: abbonamento mensile, ampia scelta, flessibilità e attenzione alla sostenibilità: il lusso a portata di tutte le categorie sociali. In Italia si pensa già ad imitare quello che a Vicenza, città simbolo dell’artigianato d’eccellenza, è stato realizzato attirando la stampa anche nazionale. Una nuova frontiera del lusso contemporaneo. In Contrà San Francesco ha inaugurato Ritzy Republic, il primo negozio veneto specializzato nell’affitto a lungo termine di borse di alta moda, un format innovativo che rivoluziona il concetto di possesso nel mondo luxury. Dietro questa idea visionaria c’è Madalina Marosan, imprenditrice di origine romena con un background internazionale, affiancata dal marito Spencer Luna. L’intuizione è semplice ma potente: rendere l’accesso ai grandi marchi – da Gucci a Dior, da Saint Laurent a Céline – più flessibile, dinamico e soprattutto sostenibile, attraverso un sistema di abbonamento mensile.

Il meccanismo è articolato su più formule:

 

  • 159 euro al mese per accedere a borse di valore fino a 1.500 euro, come Gucci, Valentino e altri marchi iconici.
  • 259 euro al mese per modelli di fascia più alta, con cambi gratuiti anche su borse fino a 3.000 euro, comprese Dior e Louis Vuitton.
  • 289 euro al mese per la fascia più esclusiva, che consente di scegliere tra una selezione ancora più ampia di maison di prestigio come Chanel ed Hermès.

È inoltre disponibile una membership Elite da 499 euro al mese, che comprende la possibilità di cambiare borsa fino a due volte al mese, assicurazione inclusa e accesso illimitato a tutti i modelli, anche quelli più rari e ambiti. Un altro elemento distintivo è la copertura assicurativa opzionale, pensata per offrire maggiore tranquillità alle clienti: per 25 euro si può sottoscrivere una polizza che copre danni accidentali fino a 1.500 euro. Un dettaglio non trascurabile in un servizio che punta sulla qualità e sulla cura del prodotto, ma che riconosce anche la natura “vissuta” degli accessori di lusso. La clientela di Ritzy Republic non si limita alle influencer o alle fashion addicted: molte delle utenti sono professioniste, mamme, giovani imprenditrici che scelgono di gestire il proprio stile con flessibilità e senza il vincolo dell’acquisto. Il profilo di chi aderisce al servizio riflette l’evoluzione culturale in atto: il lusso non è più sinonimo di ostentazione, ma di esperienza, varietà e rispetto per l’ambiente.

Ritzy Republic interpreta perfettamente i nuovi valori del “circular luxury”: un modo di vivere la moda che privilegia il riutilizzo, la cura e la responsabilità, senza rinunciare all’eleganza e al fascino dell’accessorio unico. È la risposta a un mercato sempre più attento al concetto di lusso etico, dove la scelta di una borsa non è solo estetica ma anche una dichiarazione di stile consapevole. La decisione di aprire a Vicenza, città raffinata ma al tempo stesso meno “sovraesposta” rispetto a Milano o Venezia, si è rivelata strategica: qui, la cultura del bello si sposa con una crescente sensibilità verso il valore autentico delle cose. In un panorama in cui il possesso sta lasciando spazio al concetto di esperienza, Ritzy Republic si candida a diventare un vero e proprio modello da osservare: un laboratorio di nuove abitudini di consumo che parla alle generazioni future del lusso.
V.R.
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