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Lorenzo a 16 anni scopre una stella che ora ha il suo nome

Valdagno è orgogliosa di lui e tutta l’Italia parla del suo talento: è riuscito due anni fa, a 16 anni, a individuare la sua prima stella variabile. Ed ora questa stella porta anche il suo nome.

Per questa sua scoperta Lorenzo Sassaro si è guadagnato l’attestato di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. Il giovane astronomo, ora quasi 18enne, vive a Valdagno, nel Vicentino, dove frequenta il quarto anno del Liceo scientifico. La sua scoperta è stata denominata MarSEC2_V2 e si trova nella costellazione meridionale della nebulosa Carena. Tre volte a settimana Lorenzo, il più giovane in Italia ad aver scovato una stella di questo tipo, sale sino all’Osservatorio astronomico di Marana di Crespadoro e sotto la guida del tutor Stefano Lora scruta il cielo almeno fino a mezzanotte. Quando non è nel centro, da casa, nel silenzio del buio, va alla ricerca degli oggetti celesti dell’emisfero australe, analizzando i dati pubblici delle scoperte più recenti.

Anche se è indeciso se frequentare dopo il liceo l’università di astronomia o di medicina, Lorenzo ha le idee ben chiare su cosa gli piace fare. “Quando mi presento – racconta all’ANSA – dico il mio nome e aggiungo sempre che la mia passione è l’astronomia fin dalle elementari”. La nomina ad Alfiere della Repubblica è arrivata assolutamente inattesa. “Non me lo aspettavo – confida, sottolineando che il prossimo passo sarà lo studio degli spettri degli astri – un po’ come è avvenuto quando ho fatto la scoperta della stella variabile, sono stato sommerso dalle telefonate. L’universo mi cattura da quando ero piccolo”.

Per Lorenzo è normale sacrificare alcune ore di sonno alla sua passione per i misteri del cielo. “Quando vado all’Osservatorio non torno a casa mai prima dell’una di notte – dice – e poi al mattino alle 6.45 la sveglia suona per andare a scuola”. Eppure si sente un ragazzo come tutti gli altri. “Ho tante passioni oltre all’astronomia – si affretta a chiarire – esco con gli amici, seguo il calcio, vado a correre perché ci tengo alla forma fisica”.

Solo in una cosa Lorenzo si sente diverso dai suoi coetanei: la costanza nel fare le cose. “Noto che tra i ragazzi della mia età c’è poca determinazione: con i social – spiega – si sono abituati al tutto e subito mentre l’astronomia mi ha insegnato che per ottenere un risultato occorrono pazienza e determinazione”.

Fonte Ansa