di Mattia Cecchini (Foto di: Matteo Della Bordella, Francesco Quaglino, Dario Eynard, Mirco Grasso)
Dario Eynard (bergamasco classe 2000), il tutor Matteo Della Bordella e Mirco Grasso (alpinista veneziano classe ’93 che si è unito al Cai Eagle Team durante la spedizione) hanno raggiunto la vetta del Cerro Piergiorgio (2.719 metri, gruppo del Fitz Roy), completando la via “Gringos Locos”, che Maurizio Giordani e Luca Maspes tentarono nel 1995 sul versante nord-ovest della montagna. È questo “il risultato più importante” della spedizione in Patagonia del Cai Eagle Team, finanziata dal Club alpino italiano, coronamento del progetto formativo durato due anni. La via ha uno sviluppo totale di 27 tiri, con difficoltà massima di 7a/A2. Nei tratti più difficili, i tre hanno alternato passaggi in libera a tratti in artificiale mediante skyhook. Negli ultimi cinque tiri la via si ricongiunge alla “Via dell’Hermano” dei Ragni di Lecco, aperta nel 2008 da Hervè Barmasse e Christian Brenna. La cordata è arrivata in vetta alle 3 del mattino di venerdì 28 febbraio, per poi scendere immediatamente, evitando così l’arrivo del maltempo.
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Camilla Reggio (torinese classe 1996) e Giacomo Meliffi (originario di Urbania, in provincia di Pesaro, classe 1996) hanno invece aperto sulla Aguja Medialuna (massiccio del Cerro Torre) “Jineteada” una variante di 200 metri della “Rubio y Azul”. La nuova via, composta da cinque tiri con difficoltà massima 7a, parte sullo strapiombo del versante sud-est della Aguja de la Medialuna, per poi girare lo spigolo e ricongiungersi alla Rubio y Azul. Per Reggio e Meliffi “Jineteada” consente “un’arrampicata tutta in fessura, pulita, piena di incastri bellissimi su tutti i tiri”. Marco Cordin (trentino classe 1999), Alessandra Prato (milanese classe 1995) e il tutor Massimo Faletti sono stati colpiti da una violenta influenza intestinale ai piedi delle pareti e hanno dovuto rinunciare alle salite.
L’ultima cordata, composta da Luca Ducoli (originario di Breno, in provincia di Brescia, classe 2001) e dalla tutor Silvia Loreggian, che stava tentando la vetta del Cerro Torre per la Via dei Ragni giovedì scorso, si è dovuta calare senza raggiungere la vetta a causa della presenza di ben dieci cordate, un numero davvero elevato. A metà febbraio Ducoli e Loreggian avevano raggiunto la vetta dell’Aguja Poincenot (3.002 metri), dapprima tentando la salita della via Potter-Davis sulla parete nord, per poi ripiegare sulla Whillans-Cochrane (una via classica per la vetta) a causa delle avverse condizioni meteorologiche. I componenti della spedizione rientreranno in Italia nel pomeriggio di oggi, lunedì 3 marzo.
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