E’ della provincia di Vicenza, precisamente di Cassola,  Vanni Covolo, l’uomo che,  preoccupato per l’inquinamento delle spiagge causato dalla plastica  ha sviluppato dispositivi galleggianti progettati per affrontare il problema dell’inquinamento. Dei cosiddetti River Cleaning Plastic, che sono progettati per adattarsi al flusso dei fiumi e raccogliere rifiuti di plastica e petrolio, contribuendo a combattere le fuoriuscite di petrolio e a ridurre l’inquinamento marino si è occupata oggi, la nota rivista Green Me, ma non è la prima volta che Vanni Covolo ottiene gli onori della cronaca.

“Operando 24 ore su 24, questi dispositivi non ostacolano la navigazione e non influiscono sulla vita marina – spiega Green Me – . Una volta raccolti i rifiuti, vengono trasportati a riva in un’apposita area di stoccaggio. Questi dispositivi hanno già dimostrato di essere efficaci nel rimuovere chili di rifiuti, impedendo loro di raggiungere gli oceani e danneggiare ulteriormente l’ambiente marino, e si sta evolvendo sempre più andando a migliorarsi ogni volta. Il primo sistema completo di River Cleaning Plastic è stato installato a Rosà, in provincia di Vicenza, nel giugno 2021. Questo sistema, costituito da 12 moduli galleggianti stampati in 3D ancorati a una struttura sull’alveo del fiume tramite cavi, ha già recuperato oltre 100 kg di rifiuti. Seppur datato, questo sistema pilota ha fornito dati e risultati cruciali per comprendere l’entità dell’inquinamento, anche nei piccoli corsi d’acqua.

Fonte Green Me
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