Il Veneto è la culla delle due ruote, terra di grandi campioni del ciclismo e di maestri artigiani che della bicicletta hanno saputo creare un distretto industriale. Per storia e tradizione, per passione ed esperienza, siamo i primi in assoluto: nessuna terra, meglio del Veneto, può candidarsi ad ospitare tra quattro anni la massima competizione mondiale del ciclismo su strada”. Il presidente del Veneto Luca Zaia tira ‘la volata’ al progetto di candidare Vicenza e il Veneto come sede nel 2020 dei campionati del mondo di ciclismo su strada.
“Siamo la regione con il maggior numero di società ciclistiche, di atleti e di appassionati, contiamo i maggiori costruttori al mondo di bici sportive e di accessori, continuiamo a far nascere e crescere campioni di livello olimpico, come testimonia l’invidiabile medaglia d’oro conquistata dal nostro Elia Viviani a Rio de Janeiro un mese fa – prosegue Zaia – La nostra è una candidatura che parte da lontano, dallo stesso Dna dei veneti, che per generazioni hanno faticato sulla due ruote, allora unico mezzo di locomozione. Dalla fatica quotidiana sui pedali abbiamo imparato a trasformare la bicicletta in un raffinato gioiello tecnologico, da turismo e competizione. Abbiamo piste ciclabile e percorsi cicloturistici che il mondo ci invidia, abbiamo dato vita alle più importanti rassegne espositive del mondo della bicicletta nel panorama nazionale. Sono convinto che il Veneto abbia tutte le carte in regola per ospitare i mondiali del 2020 e l’impegno della Regione sarà totale e incondizionato per portare a casa questo doveroso riconoscimento”.