Un successo personale e una nuova sfida bolle in pentola per il ciclista estremo Paolo Aste.
E’ arrivato lo scorso 4 aprile il riconoscimento ufficiale (emesso dall’Umca, Ultra Marathon Cycling Association) per l’ultima impresa ciclistica del 34enne di Valli del Pasubio. L’atleta ha percorso tutto il Nord Italia da ovest ad est, partendo da Ventimiglia, in provincia di Imperia e al confine con la Francia, per arrivare dopo 23 ore e 31 minuti a Muggia, ultimo comune triestino prima della Slovenia. Questo tempo, realizzato a cavallo tra il 3 e 4 ottobre scorso sotto la supervisione degli arbitri di gara Remigio Fossati ed Enrico De Angeli, gli è valso il primato assoluto su quella distanza, autenticato come stabilito dal regolamento sei mesi dopo la prestazione da record. “Sono molto soddisfatto perché mi sono ripreso questo primato che un avversario mi aveva tolto” ha raccontato Aste parlando dell’ultima fatica. In questa occasione ha compiuto i 712 chilometri totali pedalando alla media di 30,28 chilometri orari, assistito dalla sua équipe che lo ha seguito in auto dandogli l’assistenza necessaria.
Il ciclista vallense non è nuovo a questo tipo di prestazioni estreme. Dopo una carriera di successi nel mondo della mountain bike, dove ha conquistato per tre volte la Coppa del Mondo di categoria amatori tra il 2004 ed il 2007, vincendo anche un titolo mondiale nella prova a cronometro nel 2002, Aste dal 2009 si è dato alle prove estreme di ciclismo, in gergo dette Ultra Cycling Race.
“Il mio segreto è considerare lo sport un divertimento, un hobby, un modo per sfogarmi – ha raccontato Aste – Non lo considero la mia primaria attività come tanti altri del settore fanno, tant’è che io pedalo praticamente solo nella pausa pranzo del lavoro nel mio negozio di famiglia. Mi alleno circa tre ore al giorno, percorrendo dai 100 ai 150 chilometri”.
Il 34enne è salito alla ribalta nel 2011, quando è giunto settimo alla Raam (Race Across America), la gara di ciclismo considerata la più difficile al mondo, che consiste nell’attraversamento in orizzontale degli Stati Uniti, per un totale di 4.800 km e 38.000 metri di dislivello. “E’ stata un’esperienza unica, indimenticabile, massacrante – ha detto – Ho impiegato 9 giorni e 21 ore a terminare la competizione. Da allora non mi sono più fermato. Nel 2012 ho completato il Giro d’Irlanda e la 24 ore di Le Mans dedicata alle biciclette. Il 2013 poi è stato l’anno del record nella percorrenza dell’Italia da nord a sud e ritorno, 7 giorni e 6 ore per percorrere 3.081 km”.
E dopo l’ultimo successo, Aste afferma che non ha nessuna intenzione di fermarsi. “Non posso parlare perché non siamo ancora sicuri al 100%, ma qualcosa di molto grosso bolle in pentola già per quest’anno: vi assicuro che sarà un’impresa degna delle mie migliori.”
F.P.