‘Il campo da golf a Sarcedo si deve fare’. A sostenerlo, il presidente dei Randagi del Golf di Thiene Filippo De Franceschi, che giovedì sera, ha voluto assistere tra il pubblico alla seduta partecipata del consiglio comunale. ‘Abbiamo bisogno di strutture sportive e possiamo scondarci della disponibilità del pubblico per crearle. Si sa, non ci sono soldi e allora non si può che sperare nel privato. Un campo da golf come quello progettato, con annessa struttura turistica sarebbe una fonte di sviluppo inimmaginabile. Nell’Alto Vicentino contiamo oltre 400 golfisti, che hanno bisogno di un posto dove andare ad allenarsi e a gareggiare.

Senza contare il flusso di chi, con una struttura sportiva come quella ideata, potrebbe arrivare nel nostro territorio e spendere. Significa consumare, significa far uscire denaro dai portafogli e guadagnare in un momento di crisi in cui c’è bisogno di rimettere in movimento l’economia. Come si può non pensare al tipo di benessere che un campo da golf del genere può portare alla nostra terra?’.

De Franceschi ha fondato un’associazione che sta prendendo piede in tutto il Veneto. Con i ‘Randagi del Golf’ vuole avvicinare ad uno sport da sempre considerato per soli ‘ricchi’, anche la gente comune. ‘Il golf è lo sport più praticato al mondo – spiega con l’enfasi del sostenitore della disciplina – in Italia ha bisogno di prendere piede, ma ci vogliono le strutture sportive’.

‘Purtroppo c’è fatica ad accettare la novità – conclude – la gente è spaventata e andrebbe rassicurata in maniera giusta. Iniziando dall’impatto ambientale che non sarà così devastante così come qualcuno lo vuole fare percepire. Anzi, un campo da golf preserva la natura. Ma vorrei tornare sul discorso ‘affari’ ricordando che tra qualche mese, è previsto l’arrivo di ben 6mila americani a Caldogno. Si tratta di potenziali fruitori di una struttura turistica, che potrebbe fare soldi a palate’.

N.B.

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