Un’amara sentenza per i ragazzi del Rino Toniolo, arrivata dopo la sconfitta per 3 a 0 di domenica 2 giugno, contro l’Orsiana di Santorso. La squadra del Santo di Thiene, giunta al secondo turno di play out, è stata battuta nel terreno amico del proprio campo, e ha perso così la speranza di rimanere in seconda categoria.
Che i ragazzi del mister Gasparin fossero arrivati alla fine del campionato scarichi e spossati, sia fisicamente che mentalmente, era ormai chiaro. Ma il sogno di riuscire a mantenere la posizione in seconda categoria è sempre stato presente e vivo nella squadra. La pesante sconfitta ha però travolto e cancellato ogni speranza dei ragazzi del Toniolo, sancendo la retrocessione in terza categoria per il prossimo campionato.
Grande rammarico viene manifestato, oltre che da giocatori e allenatori, anche dal presidente Munaretto, che a metà stagione aveva visto i suoi ragazzi nei primissimi posti della classifica, e che solo per un punto non erano riusciti a raggiungere l’obiettivo salvezza in campionato. Play off e play out spesso sono “bugiardi” rispetto alle posizioni di classifica, ma questo è il calcio, con le sue regole. Munaretto, a fine partita, è rimasto anche molto colpito dalle lacrime di alcuni ragazzi della sua squadra, che gli hanno addirittura chiesto scusa per la retrocessione.
Il Rino Toniolo, ora, dopo cinque anni di gestione Munaretto, è tornato alla situazione di partenza del 2008, quando la prima stagione della squadra è stata proprio la terza categoria. Il Toniolo aveva vinto tutto quello che si poteva vincere, arrivando addirittura in prima categoria. Ora il sogno è svanito e bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare tutto da capo. Ma è giusto così, perché lo sport sano e pulito insegna proprio questo: si vince e si perde.
Venerdì 7 giugno, dopo l’ultimo allenamento, la squadra si intratterrà alla sagra di Sant’Antonio, per un ultimo momento conviviale con dirigenza e sostenitori. La stagione del Rino Toniolo si concluderà invece con una grande festa giovedì 20 giugno, con la presenza di tutto il settore giovanile, dei genitori e degli allenatori.
Alessandro Mafrica