Dal campo di via Ca’ Pajella, a Thiene, fino allo stadio Bentegodi di Verona, per un pomeriggio i pulcini 2002 del San Sebastianohanno vissuto come i campioni del calcio che vedono in tv. I bambini della squadra thienesesono stati infatti protagonisti, giovedì scorso, del torneo “Campioni in Tour 2013”, che li ha portati a giocare direttamente sull’erba del Chievo e dell’ Hellas Verona.
Organizzato dalla scuola calcio Francesco Gullo, il torneo ha visto il San Sebastiano sfidare a viso aperto e senza mai sfigurare, top team del calibro di Fiorentina, Chievo Verona e Padova.Tredici leoni pronti a giocarsi le loro chance in campo, su di un terreno di gioco che finora avevano potuto vedere solo in televisione, e davanti a centinaia di genitori e tifosi festanti che li hanno applauditi durante tutto il corso della manifestazione per l’impegno dimostrato.L’evento, oltre a essere stato sicuramente l’avvenimento sportivo più importante della loro giovanissima “carriera”, ha inserito i giovani talenti del San Sebastiano di Thiene all’interno di “GulloForChildren”,un progettobenefico che aiuta i bambini in difficoltà, e che va oltre il calcio puro e semplice.
Il San Sebastiano, recentemente, ha anche aderito al progetto della Città della Speranza “Capitano, mio capitano”, sulla scia del capitano della Sampdoria Daniele Gastaldello, che vuole sensibilizzare le squadre del calcio giovanile sui temi portati avanti dalla Città della Speranza. A ogni partita, il capitano del San Sebastiano 2002, Lorenzo Capone, indossa la fascia della Città della Speranza e consegna una pergamena al capitano della squadra avversaria dove si spiega questo bellissimo progetto.Perché il calcio non si riduca ad una semplice partita, perché non sia solo il risultato, perché non sia solo quello che vediamo in televisione. Perché il calcio sia veicolo di unione, di divertimento, di amicizia, di spirito di gruppo.Perché nel calcio ci sia più etica, più educazione sportiva, perché nel calcio prevalga la qualità alla quantità, negli allenatori, nei genitori e nei ragazzi.