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Thiene. 34 medaglie per il karate dell’As Centro Sport. Enensimo trionfo nella finale di campionato italiano

Ennesimo trionfo per l’As Centro Sport di Thiene e Arsiero, con i giovani atleti che portano a casa trentaquattro medaglie e sbalordiscono nel ‘kumitè rotation’.

Si è svolta il 7 e l’8 maggio a Pontedera la seconda fase dei campionati italiani di karate Cki e ancora una volta la palestra di Loris e Oscar Comparin (che da alcuni anni fa parte alla federazione Wuka, nota a livello mondiale) ha fatto man bassa di medaglie e successi.

Sono infatti ben trentaquattro le vittorie, suddivise in tredici ori, sedici argenti e quindici bronzi.

“Oltre alle medaglie vinte con grinta esemplare – ha commentato Gigi Aschedamini, presidente della federazione Wuka Italia – Wuka ha vinto la medaglia d’oro nel kumitè rotation, difficile specialità nella quale, oltre alla tecnica, si deve esprimere la continuità di rendimento”.

La squadra campionessa italiana confederale è composta da Aurora Menin, Sofia Pilotto e Zeljana Slivijc.

Nella disciplina del kata hanno vinto la medaglia d’oro Gioele Carretta, Giovanni Rech, Michele Radere, Benedetta Leder, Desirè Avantaggiato e Stefania Cantafio. Argento per Veronica Caretta, Brenda Lorenzi e Beatrice Perkossan e invece bronzo per Oscar Danielli, Federico Strazzer, Houmaid Jassine, Mattia Maino, Nicholas Longhin e Alessio Pesavento.

Argento nel kumitè per Veronica Caretta, Brenda Lorenzi e Beatrice Perkossan. Bronzo per Oscar Danielli, Federico Strazzer, Houmaid Jassine, Gioele Carretta, Michele Rader, Benedetta Leder, Stefania Cantafio, Desirè Avantaggiato, Greta Dal Collo, Anna Vanzo e Annarita Rader.

Oro nel rotation per Aurora Menin, Zeljana Sljvic e Sofia Pilotto e per Mattia Maino, Alessio Pesavento e Nicholas Longhin. Argento infine per Veronica Caretta, Brenda Lorenzi e Beatrice Perkossan.

All’As Centro Sport evidentemente il duro lavoro dei ragazzi paga. Ci mettono l’anima e si vede dai risultati, si legge l’impegno anche dai loro sorrisi trionfanti, non solo quando salgono nel podio da vincitori, ma anche quando semplicemente vanno ad allenarsi dopo aver finito la scuola.

Come dicono alcuni genitori “per questi ragazzi il karate è una seconda pelle, una disciplina sportiva, ma anche amicizia e rispetto”.