Dopo quattro anni di assenza ieri è tornata la Schio-Ossario, appuntamento classico del ciclismo italiano dedicato agli scalatori Under23. E’ stato il giovane Nicola Breda della Selle Italia Cieffe Ursus, al primo anno di categoria, a imporsi e conquistare il prestigioso traguardo del Colle Bellavista, dopo una giornata passata sempre in avanscoperta e finalizzata sulla difficile salita del Pian delle Fugazze. Perfetta la gestione della corsa, con gli organizzatori che hanno fornito tutti i presupposti logistici per uno svolgimento senza intoppi , inaugurando al meglio la nuova gestione targata Veloce Club Torrebelvicino.
Dopo il trasferimento da Piazza Duomo al chilometro 0, posto di fronte al Sacello di S. Trinità, gli 80 atleti al via sono partiti su ritmi elevatissimi, che hanno portato nelle battute iniziali alla fuga di 11 elementi. Fuga che ha raggiunto in breve tempo il minuto e mezzo di vantaggio, imponendo al gruppo inseguitore una contromossa. Si sono quindi staccati un’altra decina di atleti ad inseguire i primi fuggitivi, e tra questi ultimi fuoriusciti si annoverava anche Breda.
Al decimo dei dodici giri urbani in territorio scledense è avvenuto il ricongiungimento tra i primi due gruppi di atleti, mentre il vantaggio sul gruppo continuava ad aumentare. I 21 atleti al comando dunque dopo i 96 chilometri di pianura percorsi alla notevole media di 45 orari si sono riportati verso il Centro di Schio, e di fronte al Teatro Civico è stato avviato il cronometro per rilevare il tempo di percorrenza della salita. Nel contesto della corsa da segnalare la grande attività del maladense Daniele Cazzola, vincitore di 5 traguardi volanti, che ha anche provato l’allungo all’altezza di Torrebelvicino, arrivando in solitaria fino a Sant’Antonio del Pasubio, dove è stato ripreso dagli atleti di testa.
La salita di giornata è stata da cima a fondo un senso unico: Nicola Breda ha attaccato subito staccando tutti, bravo a guadagnare oltre un minuto di vantaggio amministrato fino al traguardo, tagliato a braccia al cielo dopo 2 h e 55’ di gara. Al secondo e terzo posto Damiano Cima ed Edoardo Affini del team Colpack, distanziati di 1’06”.
Al termine della corsa foto e premiazioni di rito di fronte al Sacello Ossario, dove gli atleti hanno deposto una corona d’alloro alla memoria dei caduti. Ospiti speciali di giornata gli ex campioni di ciclismo Claudio Chiappucci, Mario Beccia e Gianpaolo Fregonese, che assieme a Valter Orsi e Aldo Munarini, Sindaco e Assessore allo Sport di Schio, hanno consegnato i premi ai vincitori di giornata assieme alle speciali medaglie d’oro alla memoria di Eugenio Bagattin (ideatore della corsa), Thomas Casarotto e Nicola Chiumenti, giovani ciclisti prematuramente scomparsi.
“Grazie agli Alpini di Schio, Torre e Valli, alla famiglia di Roberto Bagattin, a Sergio Bernardi, Alcide Soliman e Stefano Retis – hanno salutato gli organizzatori a margine della premiazione – gruppi di amici che nel ricordo di Eugenio Bagattin è riuscito a far tornare a splendere la Schio-Ossario del Pasubio”.
Federico Pozzer