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Schio. L’oro olimpico Simone Salvagnin pronto per una spedizione in Nepal

Simone Salvagnin, scledense, oro mondiale per la Nazionale Paraclimbing, in Nepal dal 25 ottobre per scalare il Gamchempo Peak (6.378 m.); con lui Montura e il progetto internazionale di turismo sostenibile Garima Voyage. L’atleta non vedente Simone Salvagnin, dal 2010 portavoce ONU della carta dei diritti delle persone con disabilità, è ancora una volta impegnato in un’impresa di forte impatto. Sarà in Nepal, con Luca Montanari, Guida Alpina, per l’ascesa alla vetta del Gamchempo Peak, tentata per la prima volta da un nuovo versante, per portare attenzione al progetto Internazionale di turismo sostenibile Garima Voyage. Incontrerà, nel suo viaggio, il grande alpinista Fausto De Stefani. Simone Salvagnin con Luca Montanari, Guida Alpina e compagno di tante avventure, sono pronti per la partenza fissata per il 25 ottobre, verso Kathmandu, in Nepal, e poi al campo base, sotto la montagna che dovranno affrontare.

Dopo qualche giorno di preparazione sul Monte Rosa, li aspetta una nuova sfida, la salita alla vetta a 6378 mt sul livello del mare. Il loro scopo è tentare ancora una volta un’impresa unica, aggiungendo suggestioni personali, incontri preziosi e il forte e ripetuto impegno a supporto di progetti sostenibili, inclusivi e, soprattutto, che coinvolgano comunità locali.

Infatti, la loro spedizione, tra cuore e gesto atletico, sostenuta da Montura, incontrerà protagonisti della montagna, dell’ambiente e del viaggio, come il grande alpinista Fausto De Stefani, per 14 volte in vetta agli 8000, ideatore del Rarahil Memorial School di Kirtipur, scuola nepalese, che festeggia il suo ventesimo anno di fondazione e il Garima Voyage, che ha dato l’avvio, per merito di Federica Riccadonna e suo marito Rabindra Airal, a un primo importante progetto di turismo sostenibile. Grazie all’impresa di Simone, avranno un supporto per far ottenere ai territori che lo ospitano la Certificazione di Destinazione Sostenibile.  Luca Montanari, che sostiene atleti con disabilità, determinati a portare avanti i loro sogni, con 23 spedizioni effettuate tra i 6000 e gli 8000 mt, ha appena concluso una spedizione sull’Everest con Andrea Lanfri, il primo pluriamputato al mondo ad aver salito la cima più alta del pianeta.

Il senso di questo progetto è quello di dare forza al valore della sinergia, dove persone che cooperano insieme, per lo stesso obiettivo, raggiungono sempre una vetta più alta del singolo” (Simone Salvagnin)

Questo viaggio, per Simone Salvagnin sarà un viaggio sfidante, una nuova vetta da affrontare e un nuovo cammino dentro se stesso e il suo vissuto di persona determinata a raggiungere le mete prefissate e di atleta non vedenteLa fatica si farà sentire, i problemi potrebbero presentarsi all’improvviso e questo lo porterà a misurarsi, oltre che con le avversità, con se stesso, i suoi pensieri

e con la dimensione intima del vivere questa avventura. Sulla vetta, Simone e Luca depositeranno un disegno di speranza di un futuro di pace e sostenibilità, realizzato dai bambini nepalesi della scuola di Kirtipur. Questa avventura ad alta quota diventerà un film co-prodotto da Alex D’Emilia a fianco di Montura e di EIE Produzioni di Torino.

Per seguire gli aggiornamenti delle attività di Simone Salvagnin

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