Con quasi 200 iscritti si tratta della gara ciclistica categoria esordienti più numerosa d’Italia. E’ un altro esordio col botto per il ciclismo di Sarcedo, che ospiterà domani la prima edizione del Gran premio di ciclismo riservato agli esordienti. Una sfida sulle due ruote dedicata ai giovani di 13 e 14 anni in un circuito pianeggiante di 40 chilometri totali con partenza e arrivo nella piazza del municipio.
La gara, 7° medaglia d’oro Memorial Enrico Tonello, prevede due categorie che raggruppano gli esordienti del primo anno e del secondo anno (13 anni e 14 anni).
Il ritrovo degli atleti è previsto per le 7 nella piazza del municipio. Lo start per gli esordienti del 1° anno scatterà alle 9, mentre la partenza degli esordienti 2° anno è fissata per le 10.30. Il circuito è di 4,8 chilometri da percorrere 6 volte per gli esordienti del 1° anno, 8 volte per quelli del 2° anno.
Ideatore e organizzatore dell’evento sportivo è Mario Cappellotto, storico appassionato delle due ruote e allenatore, con la collaborazione della Sandrigo Bike sport team e dell’amministrazione di Sarcedo. ‘Siamo contentissimi – ha detto Cappellotto – della partecipazione così numerosa, con 101 iscritti nella prima categoria e 90 nella seconda. Si tratta della gara più numerosa d’Italia per gli esordienti. L’emozione per la gara di domani è grande’.
Il percorso prevede la partenza da via Roma e trasferimento controllato lungo via San Giuseppe con fermata al semaforo tra le vie San Giuseppe e Via Bassano del Grappa. Da questo incrocio inizia il circuito vero e proprio che percorre via Bassano del Grappa, via Ca’ Cogollo, via Villa Capra, attraversamento SP111, via Casoni, via Molle (comune di Montecchio Precalcino), via Quartieri, via Santa Maria, ancora via San Giuseppe fino a tornare in via Roma.
‘E’ già la quarta gara ciclistica – ha commentato il sindaco Luca Cortese – che Sarcedo ospita nel 2018, siamo decisamente diventando il comune del ciclismo, e ne sono orgoglioso. E’ uno sport che assomiglia alla vita, perché i risultati li hai solo con il sacrificio’.
Marta Boriero