Mancano poche ore al via della 5.a edizione e, secondo una sorta di tradizione, è questo il momento in cui si svelano i top runners che saranno in gara, provando ad azzardare qualche pronostico.
Le edizioni precedenti, come un po’ tutte le gare che adottano un format simile alla prova regina delle Piccole Dolomiti, ci insegnano quanto l’esito finale non sia mai scontato. Molti sono infatti i fattori che entrano in gioco e che ciascun concorrente non potrà sottovalutare, per cui, ancora una volta, sul traguardo di Valdagno non potremo che gustarci la suspence e l’effetto sorpresa.
Ma veniamo ai nomi un po’ conosciuti che spuntano dalla lunga lista dei 480 iscritti. Tra i 320 che indosseranno il pettorale della Ultra di 80 km e 5.500 mD+, spicca tra tutti il veronese Marco Pajusco, 10.o assoluto e primo degli italiani all’estenuante Marathon des Sables di quest’anno. Per lui non è certo bastato chiudere in terza posizione all’Ultrabericus 2016 e nemmeno vincere la scorsa edizione di casa Trans d’Havet. La caccia del bis è quindi già aperta. Alle sue calcagna si getterà un Fabio Di Giacomo in ottimo stato di forma, con un bel full di piazzamenti sempre nella top 10 nelle 5 gare che quest’anno si è già messo alle spalle, dall’AIM Energy Ultra Trail, dove ha chiuso quinto, fino al 2.o posto del Trail Oasi Zegna dello scorso 19 giugno.
Chi ha già liquidato un 80 km bello e buono è invece Danilo Lantermino, che a inizio luglio si è aggiudicato il 3.o Trail du Marguareis, molto probabilmente già in preparazione all’impegno vicentino. Con loro battaglieranno per le posizioni che contano anche Paolo Massarenti e Roberto Rondoni.
La gara rosa punta le sue carte sulla bresciana Graziana Pe, un’atleta che non teme le lunghe distanze e infatti ha già testato nella prima meta dell’anno sia i 125 km della Transgrancanaria, chiudendo come 19.a donna, che quelli del The Abbots Way Ultra Trail, dove ha mangiato posizioni importanti finendo la sua gara 9.a assoluta e 2.a donna. La compagine vicentina da sempre è agguerrita e proverà a mandarle contro una Roberta Cariolato che ha già macinato chilometri preziosi sugli sterrati della 100 e Lode (2.a), della Dolomiti Extreme Race e della Lavaredo Ultra Trail 2016. Nella lista delle possibili contendenti ci saranno poi Sabrina Roncaglia, Francesca Pretto e Mariangela Boschetto.
Sulla corsa un altro atleta di casa, Mirko Righele, cercherà la strada del bis, ma non è detto che dal gruppone dei 160 iscritti alla Marathon esca qualcuno ben intenzionato a tenergli testa.
Nel frattempo, questa sera all’Alpstation di Schio si terrà la tradizionale premiere Trans d’Havet con l’anteprima della distribuzione pettorali, buffet e intrattenimento. Montura, con l’ccasione, presenterà anche la nuova linea Trail Running Shoes.
A coadiuvare l’operato dell’Ultrabericus Team, organizzatore della Trans d’Havet, ci saranno come sempre la Croce Rossa Italiana, l’A.N.A. Vicenza, il Soccorso Alpino e Speleologico e le sezioni vicentine del Club Alpino Italiano.