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Paolo Dal Soglio allenatore d’oro! Il suo allievo Zane Weir è primo agli europei di Istanbul

Era stato lui, il celebre atleta scledense Paolo Dal Soglio, l’ultimo azzurro a conquistare l’oro europeo indoor nel 1996.

Ed oggi, dopo ben 27 anni, a raggiungere lo stesso traguardo e a salire sul gradino più alto del podio è toccato proprio al finanziere sudafricano e naturalizzato italiano Zane Weir, il ragazzo che il nostro big Paolo Dal Soglio, 26 volte campione nazionale nel getto del peso, ha accolto come un figlio nella sua casa di Schio.

Quella di Zane Weir è stata la prima medaglia conquistata dagli atleti azzurri agli Europei Indoor di Istanbul, la numero 100 nella storia dell’atletica tricolore.

Il finanziere è arrivato primo con la mostruosa misura di 22,06 metri, nuovo primato personale dell’atleta italo-sudafricano e nuovo record italiano.

Cresciuto a Durban, in Sudafrica, Weir ha origini italiane da parte del nonno materno Mario, triestino. È proprio dopo aver ascoltato i racconti sportivi di suo nonno Mario, che Weir ha deciso di avviare il processo per rappresentare l’Italia.

Come scrive lui stesso, “lo sport è talmente dentro la cultura sudafricana che il suo racconto è difficile da separare dalle fasi della vita di qualsiasi adolescente”.

E lui gli sport li ha provati quasi tutti, scoprendo di avere talento per molti di essi. Inizia a 9 anni provando velocità e salti, un paio di stagioni più tardi i lanci ma senza una vera guida tecnica, mentre provava anche rugby, cricket, pallanuoto, calcio e baseball.

Alla fine, però, ha scelto il getto del peso, che lui stesso definisce “una disciplina strana, nella sua ossessiva ripetitività”.

Laureatosi alla fine del 2018 in contabilità finanziaria, ha scelto poi di dedicarsi al getto del peso, spostandosi a Johannesburg.

Nell’autunno del 2019 conosce via web il campione scledense Paolo Dal Soglio, che sceglie come suo coach, e con il quale inizia l’iter per diventare italiano.

Ed è prorpio sotto la guida di Paolo Dal Soglio che arrivano i suoi primi piazzamenti importanti, con un 5° posto ai Giochi olimpici 2021 e un 6° posto ai Mondiali dello scorso anno.

Oggi, invece, la medaglia che Zane Weir mette al collo è quella più preziosa, ed il destino ha voluto che ripercorresse proprio i passi di quel suo maestro che fortemente ha voluto, cambiando addirittura continente per raggiungerlo.

Perché, come scrive lo stesso Zane weir: “Lo sport è come la vita, e la vita è come l’arte: non tutta è comprensibile a tutti, ma basta essere sinceri nel farla e qualcuno la sentirà propria, perché in ogni mercato c’è sempre spazio per l’onestà.”.

Fabrizio Carta