Michelusi: ‘Dopo la pandemia lo sport rinascerà più forte di prima’. La polemica sulla multa al Real Thiene calcio a5
Giornalisti Altovicentinonline
Sicuramente lo sport di base, lo sport sociale, è uno degli ambiti della nostra società tra i più colpiti da questa pandemia, che viviamo dal febbraio 2020. Parliamo di quasi 100mila tra associazioni e società sportive dilettantistiche in questo Paese, un grandissimo patrimonio che va oltre la proposta sportiva. Sono presidi di socialità, sono strumenti di inclusione, di coesione, prevenzione e promozione della salute” ha detto Tiziano Pesce, nuovo presidente nazionale dell’Unione Italiana Sport per tutti (Uisp). Dello stesso avviso, l’assessore allo Sport di Thiene Giampi Michelusi, che in questi anni, ha aiutato e sostenuto le associazioni sportive affinchè lo Sport fosse un punto fermo per tutti, nella vita dei nostri giovani e nei bambini, anche come forma di educazione.
Assessore Michelusi, com’è cambiato il suo lavoro all’interno dell’assessorato che gestisce a Thiene?
Forse all’esterno, appare tutto fermo, ma è stato pigiato il piede sull’acceleratore sin dai primi giorni della Pandemia, iniziata con il lockdown del 9 marzo 2020, un anno fa. Thiene Sport Estate, con introduzione dei protocolli anti covid per lavorare in sicurezza, adattamento del format, Questionario a tutte le associazioni sportive di Thiene “Rilevatore attività delle associazioni in periodo di emergenza Coronavirus’ , concessione a titolo gratuito alle associazioni richiedenti delle piastre sportive pubbliche e delle scuole medie Bassani e Ferrarin, e dei parchi, per svolgere attività sportiva all’aperto; Patrocinio Yoga Day, 21 Giugno, manifestazione effettuata nel rispetto delle norme Covid, Installazione struttura Calisthenics presso piastra via Trentino; – (passaggio del Giro d’Italia professionisti) – Thiene Sport Inverno, da fine Novembre 2020 a Febbraio 2021 – Thiene Christmas Run – Thiene Sport Primavera, Marzo e Aprile 2021 – Contributo straordinario (30.000 euro stanziati) alle Associazioni Sportive Thienesi. – durante tutto il periodo l’Ufficio Sport ha seguito le Associazioni Sportive e le richieste di informazioni dei cittadini fornendo consulenza ed aggiornamento costante sulla normativa in evoluzione, sui protocolli da seguire, sui comportamenti da adottare. Come vede, sono tutte iniziative che non abbiamo fatto morire, altre addirittura sono nate proprio tarandole sulla pandemia e sulle restrizioni imposte. Abbiamo fatto i salti mortali per mantenere in qualche modo vivo lo Sport per i nostri ragazzi e per le famiglie.
Sappiamo che si è impegnato in prima persona per fare rispettare le regole che da tutti non sono state digerite e osservate…Qualcuno si è lamentato per la multa inflitta dagli agenti…
I controlli con la Polizia Locale del rispetto delle norme nei parchi e nelle piastre polivalenti sono stati molto intensi. Con le chiusure delle palestre da ottobre e il grande malcontento e sofferenza da parte delle associazioni sportive e dei loro tantissimi atleti, è noto che gli unici ad avere la possibilità di allenarsi in palestre al chiuso erano soltanto, “gli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni riconosciute di interesse nazionale”. Questa norma ha causato lo stop della maggior parte di tutti gli sport, degli adulti e degli amatori, ma soprattutto dei ragazzi e bambini, tanto che le palestre comunali e provinciali, sempre piene dal pomeriggio a tarda sera, sono rimaste vuote e l’unica a rimanere utilizzata era il Pala Ceccato, per lo stretto numero di atleti che rispondevano a questi requisiti: Hockey Thiene con alcune Squadre, Città di Thiene C5 e Real Thiene con la squadra del campionato nazionale U19 femminile. Come assessore, raccolgo le segnalazioni e purtroppo anche il malcontento di alcuni genitori thienesi, che vedevano i loro figli chiusi in casa poichè la loro attività sportiva era sospesa, mentre alcuni amichetti potevano allenarsi in palestra nonostante tutto. Come Comune siamo responsabili di vigilare sul rispetto delle normative e per questo, per dimostrare ai segnalanti che le attività erano svolte correttamente, è stato chiesto alla Polizia Locale di effettuare un controllo su tutti gli utenti del Pala Ceccato. La Polizia Locale ha svolto gli accertamenti nell’arco di una settimana con la consueta professionalità, controllando tutte e tre le società sportive durante gli allenamenti a porte chiuse, e verificando il mancato rispetto della normativa solamente da parte del Real Thiene; tra le atlete infatti risultavano alcuni elementi esterni alla squadra che secondo le disposizioni nazionali poteva allenarsi. Non vedo polemica, accanimento o discriminazione in tutto questo, ma un atto dovuto nei confronti dei ragazzi, sia quelli che sono a casa senza possibilità di allenarsi, sia per quelli che erano convinti di essere in regola ma in realtà non lo erano, per interpretazione delle norme in maniera discrezionale da parte della società a cui appartengono. Mi dispiace molto per la delusione di queste giovani atlete, che hanno dovuto sospendere gli allenamenti, ma ancora di più che siano strumentalizzate per fare polemica su argomenti che non hanno connessione con lo sport ed il rispetto delle regole. A dimostrazione che l’amministrazione comunale e l’assessore allo sport sono vicini a tutte le società sportive, indistintamente, lo dimostrano i tanti eventi organizzati durante la pandemia e remunerati alle società ma, soprattutto, il contributo straordinario di 30.000 euro, che ha riguardato tutti gli aventi diritto al fondo. Ma le regole sono regole e vanno rispettate.
Cosa prevede per il futuro?
Puntare sulle attività all’aperto, che sono cresciute notevolmente, specie quella degli adulti nei parchi. Quello che spero con tutto il mio cuore è che il Governo guardi allo Sport con maggiore attenzione. Serve uno scatto in avanti con sostegni di tipo pluriennale. Chi lavora nello sport e gli atleti non hanno alcuna intenzione di fermarsi, tutt’altro. Vogliono ripartire al più presto, ma occorre una visione più ampia dello sport, legata alle politiche pubbliche. Prendiamo come sfida questo anno durissimo e facciamo valere lo Sport ancora di più.
N.B.
La polemica
Un controllo avvenuto quattro mesi fa al PalaCeccato ma che in casa del Real Thiene calcio a5 è indigesto “non per come è stato fatto-spiega il presidente Fide Davò-ma per come è nato”.
Per le cinque giovani calciatrici ‘clandestine’, sorprese dagli agenti della Polizia Locale ad allenarsi con le compagne dell’under19, le scarpette sono quindi appese al chiodo. La loro ‘colpa’, se così si può definire, l’avere meno di 14 anni: questo il target d’età messo che sarebbe messo nella convenzione tra il Comune di Thiene e la società Real Thiene per accedere al campo del PalaCeccato. “E’ vero, ho sbagliato-ammette Fide Davò-Ma l’ho fatto in buona fede. Perché avevo selezionato queste cinque atlete per allenarsi con la squadra più grande, in previsione del loro avanzamento di categoria. Ma mai mi sarei aspettato di vedermi arrivare i vigili”.
A far risultare indigesta la multa da 400 euro al presidente del Real Thiene, “che ho pagato ridotta il giorno stesso che mi è stato notificato il verbale” precisa ancora Davò, è stato lo scoprire che quel controllo era stato ordinato dall’assessore comunale allo sport Gianantonio Michelusi. Un ordine ratificato con una decisione di giunta dello scorso novembre, che avrebbe colpito democraticamente le 3 società che utilizzano l’impianto sportivo: oltre a Real Thiene, l’a.c.d Calcio Thiene e l’Hockey Thiene.
“Fin qua tutto regolare- continua Davò-peccato che nero su bianco su quella delibera ci sia scritto di controllare, cito testualmente, “in particolare riguardo ad Asd Real Thiene, si chiede di verificare che le atlete che si stanno allenando siano nate dal 1^ gennaio 2002 in poi”. Perché lo ha fatto? Che senso ha scagliarsi contro cinque piccole atlete che si allenano, che giocano a pallone? Che lo fanno rispettando tutte le norme anti Covid in maniera diligente”.