Continua la cavalcata degli uomini di Battocchio che inanellano la nona vittoria consecutiva, decima totale in dodici gare. Inalterata l’imbattibilità del PalaCeccato. Spartak avversario di serata che ha reso le cose veramente ostiche a Martinelli e soci. Le paure le ha scacciate Guglielmi dal dischetto ad una manciata di sospiri dalla sirena finale. 5-4, timbrano anche Hedhli, Bensaad e Celebic che fanno compagnia alla doppietta del sopracitato Guglielmi che porta a 17 i centri stagionali.
LUNA FUTSAL THIENE: Carraro (GK), Bensaad, Hedhli, Bianco S., Bardin, Rizzato, Martinelli ©, Kerdoussi, Bianco R., Guglielmi, Celebic, Boschiero (GK). All. Battocchio.
SPARTAK.IT: Colbertaldo (GK), Battocchio, Ferro, Meneghello, Zanato (C), Chellag, Mancin, Spezzamonte, Peruzzo, Pigatto, Moro, Baggio (GK). All. Parise.
Reti: Pt: 3′ Moro (SP), 17′ Guglielmi (TH), 23′ Bensaad (TH), 29′ Hedhli (TH). [3-1] St: 6′ Spezzamonte (SP), 9′ Spezzamonte (SP), 11′ Pigatto (SP), 15′ Celebic (TH), 29′ Guglielmi (TH).
C’è aria di impresa al PalaCeccato al fischio finale, non tanto per aver battuto lo Spartak.it avversario di giornata, ma per come è maturato il successo e soprattutto perchè le vittorie consecutive diventano nove. Luna dunque che apre un’altra porticina come se il calendario del campionato fosse uno dell’avvento ed il cioccolatino è davvero molto dolce.
Partita pazzesca con i tutto neri di San Nazario che l’hanno resa veramente dura ai padroni di casa.
Bardin, Hedhli, Carraro assieme a Raffaele e Simone Bianco è lo starting five thienese, contrapposto a Moro, Zanato, Pigatto, Spezzamonte con Colbertaldo tra i pali.
Un po’ di pretattica per mister Battocchio che al fischio d’inizio tiene in panchina i due migliori marcatori stagionali che rispondono al nome di Martinelli e Guglielmi (26 gol in due prima del match), forse per inserirli quando lo Spartak complice la fatica, abbasserà un po’ la guardia.
Partenza shock con Zanato che da punizione serve Moro che con un bel destro la spara dentro e da il via alle danze. Quasi una prassi per automotivarsi quella dei Blues di casa che spesso hanno bisogno andare in svantaggio per alzare di giri il motore. Moro attenta ancora Carraro e sciupa
clamorosamente il 2-0. Martinelli si alza il pallone e spara in controbalzo mancando di poco il pareggio. L’impatto arriva però, Guglielmi scambia bene con Bensaad e insacca di giustezza. 1-1.
Torna a splendere il Luna ed il forcing è netto, Martinelli due volte, ma senza fortuna con compartecizione di Bensaad. Il numero 2 di casa è ispirato ed esplode da media distanza, 2-1 con errore molto netto del portiere avversario. Risposte ospiti con Mancin e Meneghello che Carraro spegne. Minuto 25, Guglielmi prendo slancio, salta con un piccolo scavetto in corsa il primo avversario, resiste a due cariche ma sul più bello sciupa. Azione da subbuteo avversaria che con tre passaggi iperprecisi mangiano il campo, ma ancora Carraro spegne gli entusiasmi. Lo spesso portierone di casa va lungo, Bardin addomestica bene e serve Hedhli che impatta di prima e firma il 3-1. Si va all’intervallo con la partita che sembra in ghiaccio. Nulla di più sbagliato, lo Spartak si dimostra appunto spartano e non molla. Scambio tutto di marca Bianco, ma Simone spreca il possibile K.O. Qui la svolta decisiva. Carraro salva altre due volte, ma sul potente destro di Spezzamonte (deviato nettamente) soccombe. Bensaad si mangia un ulteriore chance e Spezzamonte sul capovolgimento di fronte con un gran destro fa 3-3. Incubo che si concretizza, si rimbocca le maniche il Luna, ma all’11simo Pigatto incrocia alla grande, imbecca il palo e cala il poker ospite che a sorpresa vale il vantaggio. Involuzione in 5′ giri d’orologio inspiegabile. La scossa però arriva, Celebic prima sbaglia di poco, ma poco dopo trova l’agoniato pareggio. 4-4.
Quarto d’ora finale a senso unico, i ragazzi di Battocchio collezionano una serie di occasioni imporessionanti che culminano quando Martinelli ruba palla e lancia un 2 contro 0 con tutto lo Spartak “Behind the Game”, ma i due mattatori per eccellenza non convertono in gol con Guglielmi che leggermente avanti al pallone tira, ma sporco. Lo stesso numero 10 poco dopo duetta con Lele
Bianco, ma Colbertaldo è super. C’è odore di occasione persa. Carta classica del quinto di movimento ricoperto da Celebic, 100” alla fine, giro palla di casa che cerca falle nel sistema ospite che sembra reggere. La palla si ferma alla stazione Guglielmi che spara, Meneghello sulla linea forse di mano, forse no, si sostituisce a Colbertaldo ormai fuori causa. Calcio di Rigore. Momento di estrema tensione che Guglielmi gestisce al meglio e insacca di potenza e precisione sotto la traversa. 5-4 e gong di chiusura con gioia incontenibile e rammarico ospite che è più che giustificato. E come commentò il telecronista tedesco al termine della partita del secolo (Italia-Germania 4-3 a Messico 1970) Es war kein Spiel, es war ein Drama. Non è stata una partita è stato uno spettacolo drammatico.
Migliore in Campo: Matteo Guglielmi (TH)
Andrea Benedetti Vallenari