La Ducati ha finalmente tolto i veli alla GP24 con cui inseguirà il terzo Mondiale piloti di fila e il quinto nei Costruttori. Nella kermesse di Madonna di Campiglio è stata infatti presentata la nuova rossa, con l’ormai stabile numero 1 sulla Desmosedici di Pecco Bagnaia.
La Gazzetta dello Sport ha approfittato dell’occasione per ospitare sul proprio giornale uno speciale dedicato al padre di queste moto vincenti, il nostro ingegnere Gigi Dall’Igna, ormai diventato una vera e proprio star mondiale di questo sport.
“Il marchio italiano – scrive lo storico giornale sportivo – si prepara a vivere l’undicesima stagione con direttore tecnico che ha firmato il sorpasso ai danni delle case giapponesi.”.
“Arrivato in Ducati a fine 2013, dopo l’esperienza con Aprilia nel Mondiale Sbk – racconta la rosa – Luigi Dall’Igna non ritoccò la nuova GP14. La moto portava con sé i problemi tecnici del triennio precedente. I piloti ufficiali, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, ottennero risultati discreti in MotoGP.”.
Viene quindi ripercorsa tutta la storia delle varie GP, dalla prima del 2014 fino ad arrivare al bolide iridato di Pecco Bagnaia.
“L’era Dall’Igna in Ducati trovò il primo sigillo in MotoGP nel 2020. Si trattò del titolo costruttori, ottenuto grazie ai 221 punti firmati dai vari piloti.”
“Ducati conquistò due titoli in MotoGP nel 2021. Dall’Igna ritoccò la GP21 con nuova carena e Hole Shot per le partenze. Questo consentì ai piloti dei team factory, Pramac ed Esponsorama Racing, di confermare il titolo costruttori con 357 punti.”
“Uno, due, tre: nel 2022 il tris non sfuggì alla Ducati di Dall’Igna che conquistò tutti i titoli a disposizione.”
“Dopo la conquista, ecco il dominio Ducati sulla MotoGP. Questo è stato il leit motiv del 2023. La corazzata, guidata da Luigi Dall’Igna ha terminato una stagione incredibile: 17 vittorie in 20 gare. Senza storia dunque la sfida per il Mondiale costruttori.”.
E per il 2024 Gigi Dall’Igna e le sue creature sono già pronti per affrontare le nuove battaglie in pista.
“Il 2023 è stato un anno indimenticabile – dice l’ingegnere vicentino in un’intervista riportata dal giornale rosa – ma siamo qui per lanciare la nuova stagione e accogliere le sfide che ci aspettano nel 2024. Sappiamo che le altre case costruttrici si stanno impegnando fortemente, ma sono sicuro che Ducati Corse sia pronta a difendere i titoli conquistati nella scorsa stagione“.
La nuova moto è un’evoluzione di quella precedente, con motore 4 tempi 1000 cc V4 a 90°, distribuzione desmodromica e telaio a doppia trave in lega di alluminio. Le novità principali, a cominciare dall’elettronica, sono nascoste sotto la carena.
“Siamo contenti del nostro lavoro – afferma Dall’Igna – porteremo una carena visivamente molto diversa rispetto al passato, poi sarà importante fare le scelte giuste sul motore: negli ultimi anni avevamo faticato a migliorare la prestazione, ma penso che quest’anno siamo riusciti a fare un ulteriore step in avanti e Bagnaia nei test se n’è accorto. Sulla carta tutto è facile, ma poi c’è il giudizio del pilota a decidere e vedremo se a loro piacerà“.
Credo che i giudizi dell’Inge-Star Dall’Igna sulla sua nuova creatura non lascino per niente indifferenti i concorrenti.
Noi, dal canto nostro, non possiamo che preparare enormi pacchi di pop corn per prepararci ad assistere alle prossime sfide!
F.C.