Si dice che l’amore è negli occhi di chi guarda. All’Alberto Race 2016 l’amore sta nelle gambe dei 750 runners, grandi e piccini, che hanno fatto trionfare la 4^ edizione della corsa podistica non competitiva, correndo tutti assieme a Dueville per sostenere la ricerca di Città della Speranza.
Partita nel 2013 dall’idea di Edoardo Gasparotto, intitolandola al figlio Alberto portato via dalla leucemia nel 2006, l’evento sportivo è diventato fin da subito uno dei più importanti grazie all’enorme famiglia di runners che circonda Gasparotto, ma non solo. Alberto Race è la gara di tutti che con la loro grande sensibilità concorrono all’unico scopo benefico della manifestazione: raccogliere fondi da destinare alla clinica pediatrica di Città della Speranza per la ricerca conto le neoplasie pediatriche.
La 4^ Alberto Race ha registrato un successo che per una volta può lasciare a casa la sorpresa, facendo posto all’orgoglio e alla soddisfazione che hanno viaggiato sulle gambe dei 750 iscritti. Volavano letteralmente i 130 bambini dai 5 ai 12 anni in gara, coprendo i 300 metri , vestiti delle loro magliette arancioni, disseminando allegria al Parco Baden Powell di Dueville.
E’ stato poi il turno dei grandi: 620 runners scattati al via alle 19.30 correndo per 7,5 km: una nuvola multicolore, pettorali svolazzanti che facevano capire la grinta che stavano mettendo nella corsa. A tagliare per primi il traguardo, per la categoria maschile: Riccardo Valente della Fulminea Runnig Team Since 2008 si porta a casa il suo primo podio con 27’59”, Saccardo Paolo con 28’41” del GSA di Vicenza e Stefanello Claudio con 28’49”della Vicenza Runner, per le donne Sabrina Castello ‘la mamma volante di Zanè’ della Runner Team Zanè con 31’37”, Cristina Pozzato con 32’02” Asd Ronda Ghibellina e corre per il terzo tempo running, Giovanna Antonello con 33’35” che in solo un anno e mezzo con la Fulminea Team sale sul podio.
Al pari della soddisfazione dei primi classificati, va quella di tutti i partecipanti che hanno corso e di coloro che hanno poi contribuito alla festa che ne è seguita con la lotteria, contribuendo ancor di più alla raccolta dei fondi. Un primo ed un ultimo arrivato che di fronte al nobile scopo benefico diventano uguali, realizzando ancora una volta il sogno di Edoardo Gasparotto.
Paola Viero (foto di Lorenzo Bressan)