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Costabissara. Fitness ‘a domicilio’ per scongiurare il fallimento

Una struttura piccola ma di eccellenza che, come tante palestre sparse in tutta Italia rischia di non sopravvivere al Covid e al lockdown ad esso conseguito, imposto a questo settore le cui porte rimarranno chiuse sino a marzo, stando almeno alle ultime disposizioni governative.

Il centro fitness e recupero funzionale ‘5LAB’ nasce nel 2014 dall’idea di Francesco Cavedon, chinesiologo e preparatore atletico, di unire alla professionalità e competenza specifica del movimento del corpo umano, un ambiente funzionale, dinamico e di aggregazione sociale, con lo scopo principale di ricercare la salute e il benessere psico-fisico dei proprio iscritti.

Un centro fortemente voluto e sudato da Cavedon che non vuole arrendersi nè farsi prendere dallo sconforto, ma raccolte le forze di chi si è fatto con la fatica delle proprie mani ha affidato ad un video alcune riflessioni e idee che stanno facendo il giro del web tra conoscenti, iscritti e persone che semplicemente non hanno potuto rimanere indifferenti di fronte a tanta determinazione nel non darsi per vinto.

Un giovane professionista poco più che trentenne al momento dell’inizio della sua vita da imprenditore: “Era il mio sogno e per realizzarlo posso dire di averci dedicato anima e corpo nel vero senso della parola: non disponendo di grandi risorse finanziarie, ho lavorato notte e giorno improvvisandomi di volta in volta falegname, elettricista e pittore a seconda delle necessità. Quando è arrivato il giorno dell’inaugurazione ero al settimo cielo” – ricorda con gli occhi lucidi.

Con l’andare dei mesi e degli anni, il ‘5LAB’ è cresciuto , affinando la propria offerta e diventando punto di ritrovo qualificato dove si sono allenati tanto professionisti quanto amatori in cerca di migliorare la propria forma fisica.

Un successo bruscamente interrotto nel marzo scorso quando l’avvento della pandemia da SARS-CoV-2 ha costretto a misure straordinarie: “Sono ormai 7 i mesi di chiusura e la cosa si sta facendo drammaticamente pesante” – continua Cavedon – “le ho inventate tutte pur di non mollare e pur di mantenere un rapporto con i nostri iscritti. Mi gioco l’ultima carta perchè la parola ‘fallimento’ neanche la voglio prendere in considerazione: dai prossimi giorni inizieremo il ‘5LAB delivery’, una sorta di allenamento a domicilio. Ho appurato grazie ai miei consulenti che rispettando le consuete norme di distanziamento e di igienizzazione, la cosa sta in piedi”.

Variegato e per tutti i ‘palati’ il menù che Cavedon e il suo team hanno messo in campo per raggiungere 7 giorni su 7 chiunque volesse continuare o intraprendere un percorso salutare a base di fitness proprio sotto la finestra di casa: allenamento personalizzato di tonificazione per continuare a mantenersi in forma, allenamento sport specifico utilizzando il proprio attrezzo di lavoro, allenamenti a piccoli gruppi per sportivi e squadre che non hanno ancora ripreso la loro attività, functional training accessibile a tutti i livelli.

Idee messe in campo col chiaro intento di resistere in attesa della tanto agognata riapertura: un approccio innovativo e dinamico, fatto di garbo e di grande rispetto per quelle norme pur penalizzanti e reiterate nel tempo.

Un messaggio che stride con iniziative di protesta come quella di ‘Io Apro’ che hanno portato diversi ristoratori e avventori di locali a sanzioni anche pesanti a causa di aperture unilateralmente decise in violazione alle vigenti disposizioni contenute anche nell’ultimo DPCM.

 

Marco Zorzi