Un inno all’altruismo e alla solidarietà, al benessere e al gioco di squadra. È il messaggio che viene veicolato dalla nuova campagna di sensibilizzazione alla donazione promossa da Avis Altopiano per l’anno 2022.
A farsi portavoce di questi valori cinque campioni sportivi che si sono dati appuntamento nella loro terra d’origine, l’Altopiano dei Sette Comuni, per diventare testimonial di un atto vitale e gratuito: la donazione del sangue.
Identità territoriale
Sulla campagna comunicativa cartacea e online dell’anno 2022 si alterneranno i volti di Asja Zenere, sciatrice alpina, Federico Benetti, ex capitano dell’Asiago Hockey 1935, Andrea Pasqualon, ciclista su strada, Sergio Rigoni, ex fondista, e Roberta Rodeghiero, pattinatrice artistica su ghiaccio*.
Dietro l’incontro dei cinque sportivi ci sono la mente di Giorgio Tagliaro, vicepresidente del gruppo Avis Altopiano, “la macchina fotografica e il pc” di Antonio Busellato, visual designer dello studio di comunicazione B-Lab.
“Quest’anno la segretaria Giulia Rigoni e io, incoraggiati e sostenuti dai capigruppo e dall’intero direttivo Avis Altopiano, abbiamo perseguito un progetto che potesse valorizzare le radici del nostro territorio. Siamo tutti abitanti dell’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni, e quindi fieri testimoni di una storia identitaria di origine cimbra – è il commento di Tagliaro -. Da qui l’idea di coinvolgere e valorizzare sportivi del nostro territorio riconosciuti a livello nazionale e internazionale”.
Perché proprio il mondo dello sport? “La sfera sportiva rappresenta valori quali il rispetto del proprio corpo e della salute, il senso del dovere, dell’altruismo, che non sono altro che i messaggi che trasmettiamo attraverso la donazione” aggiunge il vicepresidente.
“Influencer” della donazione
Da parte degli sportivi, tanto orgoglio ed entusiasmo. “Sono cresciuta sentendo parlare di Avis – così Asja Zenere -, e del bene che può assicurare al prossimo. Pensandoci, il prossimo potrei essere proprio io! Perciò perché non partecipare a questa iniziativa che parla di salute e, allo stesso tempo, di sport? Tutti dovremmo intraprendere entrambe le strade”.
Anche Andrea Pasqualon non ci ha pensato un attimo quando si è palesata la possibilità di essere testimonial Avis Altopiano: “Essere testimone di questa associazione mi rende particolarmente orgoglioso: da sportivo nato e cresciuto in questo territorio, significa molto per me poter far parte di una grande famiglia che si adopera per assicurare un futuro migliore alle persone. Offrire la propria energia vitale, sia nello sport che nella donazione, penso sia una garanzia per la salute di tutti e un bene prezioso da salvaguardare”.
Concorda Roberta Rodeghiero: “Il pattinaggio, come tutti gli sport, è l’emblema della salute. Donare il sangue significa aiutare a far sì che la qualità della vita di chi è nel bisogno migliori”.
I cinque sportivi si sono dati appuntamento attorno all’Hotel Gaarten di Gallio che ha fatto da scenografia allo shooting fotografico, e che il direttivo Avis Altopiano ringrazia per la disponibilità. Ritrovarsi nella terra natale, arrivando da diversi luoghi in cui si stavano allenando, rappresenta il valore di una comunità che, solo facendo squadra, può vincere, anche nella donazione. La vera sfida, infatti, è quella di sensibilizzare alla donazione e aumentare il numero di donatori, perché di sangue c’è bisogno sempre.
“Nel mio sport, anche se individuale, il risultato è frutto dell’aiuto di tante persone – sottolinea Sergio Rigoni -. Il traguardo delle Olimpiadi, ad esempio, è stato possibile grazie al lavoro di numerose persone. Così per Avis: tanti donatori portano a traguardi “olimpici”.
Fa eco a Sergio anche Federico Benetti: “Lo sport, specie se di squadra, ha in comune con la donazione valori come il rispetto verso il prossimo e il mettersi a disposizione verso gli altri. Ulteriore punto di contatto tra le due sfere è la salute. Fare sport e donare sono modi simili per tenersi controllati attraverso esami. L’attività dell’atleta, come quella del donatore, è poi basata su programmazione, costanza e un corretto stile di vita”.
Uniti si vince
Avis Altopiano, che oggi conta oltre 700 soci, si impegna nel campo della salute e del volontariato. “Unire il nostro intento con le realtà che operano anche in campo sportivo, come è questo caso, dà l’esempio di un fare rete positivo – ancora il vicepresidente Tagliaro -. Ai nostri sportivi, messaggeri di solidarietà di cui andiamo orgogliosi e che, ancora una volta, hanno dimostrato la loro capacità di “fare squadra”, va il nostro grazie più sincero per aver aderito a questa iniziativa”. Non è un caso che lo slogan della campagna di comunicazione 2022, fortemente voluto dal presidente Avis Altopiano, Antonio Facco, sia proprio “Solo uniti, insieme, si vince!”.
Chi sono i nostri campioni
Asja Zenere, classe ’96, è sciatrice alpina italiana. Originaria di Enego, è specialista della velocità (discesa libera e supergigante) e in slalom gigante. Conta, tra le premiazioni, due ori (discesa libera, supergigante nel 2015) e due argenti (discesa libera nel 2012; discesa libera nel 2014) nei Campionati italiani juniores, un secondo posto, un terzo posto e un miglior piazzamento in classifica generale (30esima nel 2020) in Coppa Europa.
Federico Benetti, nato nel giungo del 1986 ad Asiago, è stato capitano dell’Asiago Hockey 1935. Alle sue spalle un esordio in Serie A con la maglia dell’HC Asiago nella stagione 2004-2005. Nelle stagioni successive arrivano le prime reti in campionato, il prestito alla formazione di A2 dell’HC Valpellice, con cui fornisce 2 assist in 7 partite. Dal campionato 2006-2007 ritorna in pianta stabile ad Asiago, dove conquista due scudetti consecutivi. Non solo Club. Benetti esordisce anche con la Nazionale italiana prendendo parte ai mondiali di categoria Under-18 nel 2004. Nei due anni successivi partecipa ai Mondiali Under-20.
Andrea Pasqualon, nato ai piedi dell’Altopiano, a Bassano del Grappa, nel 1988, e cresciuto a Enego, è un ciclista su strada, con doti di velocista, che oggi gareggia per la squadra maschile belga Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux. Nel suo Curriculum Vitae figurano anche il Giro d’Italia nel corrente anno 2021, e la partecipazione al Tour de France negli anni 2017, 2018 e 2019, nonché numerose vittorie in tour nazionali e internazionali.
Il 35enne Sergio Rigoni è un ex fondista di Asiago. Ha preso parte all’edizione 2006 dei campionati mondiali juniores di sci nordico a Kranj, in Slovenia, ottenendo come miglior risultato il 31º posto nell’inseguimento. Gareggia prevalentemente in Alpen Cup; ha esordito il 13 febbraio 2009 in Coppa del Mondo a Valdidentro classificandosi 66esimo. Ai Campionati mondiali di sci nordico 2017 in Finlandia, a Lahti, si è classificato 46esimo nella 50 km e 45esimo nell’inseguimento. Nella sua carriera anche la partecipazione ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, dove si è classificato 72º nella 15 km e 48º nell’inseguimento.
Roberta Rodeghiero, classe ’90, è una pattinatrice artistica su ghiaccio, nata a Schio, ma con allenamenti ad Asiago, città natale della sua famiglia, e a Trento. Nel 2005 guadagna la Merano Cup. Partecipa ai campionati mondiali del 2011/2015/2016/2019 con miglior piazzamento, un 16º posto a Boston nel 2016, e prende parte ai campionati europei 2013/2014/2015/2016/2017 con miglior piazzamento, un 5° posto nel 2016. Tre volte vice campionessa italiana (2015/2016/2017), e un terzo posto al Grand Prix senior in Francia, a Bordeaux, nel 2015. Un sesto posto all’Alpen Trophy nel 2018, sesta ai campionati italiani 2019, 31esima ai Mondiali di Saitama 2019 sono tra le sue ultime performance.