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Addio ai mondiali di ciclismo…’altro che prima i veneti’

“Forse Zaia dovrebbe spiegare ai ministri del suo Governo cosa intende con lo slogan ‘prima i veneti’ perché viene il dubbio, visti i risultati, che ci sia un problema di comprensione. La perdita dei Mondiali di ciclismo 2020 a Vicenza è grave e non si può, ancora una volta, dare la colpa agli altri”.

La brutta notizia arriva dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Stefano Fracasso a proposito della probabile beffa per la manifestazione iridata che sembra destinata a prendere la strada della Svizzera. “Una penalizzazione pesante per un territorio che vanta una grande tradizione per le due ruote, con quasi 500 società in tutta la regione”.

“Le garanzie del Governo, sotto forma di fidejussione all’Unione ciclistica internazionale, sono arrivate troppo tardi. Eppure la questione era nota da tempo, tanto che a giugno, in campagna elettorale, Zaia e Salvini venuti a sostenere Rucco avevano promesso un pieno sostegno. La cifra non era enorme, come ammette lo stesso assessore allo Sport Corazzari, visto che  Palazzo Chigi una decina di giorni fa avrebbe dato la propria disponibilità a garantire due milioni e mezzo per l’organizzazione. Perché non è stato fatto prima? Non si può restare a guardare e dopo scaricare ogni responsabilità ai precedenti governi di centrosinistra. Da quattro mesi la Lega ha a Roma un Governo amico dei veneti che nei fatti è l’esatto opposto: i Mondiali di Vicenza sono solo l’ultimo esempio, pensiamo infatti al blocco del Bando periferie o al Decreto dignità. E di fronte a questo scempio il presidente Zaia non ha ancora proferito una sola parola”.