Trentatré trentini andarono a Trento tutti insieme trotterellando sulla “A trentuno”. Chissà se anche il famoso scioglilingua cambierà con il prolungamento della Valdastico Nord. Novembre tempo di attesa. Anticipa l’avvento, ed entro Natale il Governo, incassato il Via (Valutazione di Impatto Ambientale) regionale favorevole sull’infrastruttura potrà far trovare alla società Brescia Padova sotto l’albero il regalo richiesto.
Nella busta a Babbo natale infatti la società Brescia Padova ha richiesto oltre all’approvazione di un progetto definitivo dell’autostrada, poco concordato con il territorio (chiedere al sindaco Calgaro di Cogollo) ed osteggiato dalla provincia di Trento.Il 16 Novembre prossimo sarà valutato l’impatto ambientale al ministero dell’ambiente e poi il Cipe dovrebbe pronunciarsi sul progetto definitivo.
Vedremo: intanto a riscaldare gli animi degli abitanti della Valdastico un ‘intervista apparsa su Corriere del Veneto domenica scorsa dove, il presidente della società Brescia Padova nonché commissario della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, stuzzicato sull’argomento A31 non ha fatto mistero sull’idea di realizzare la Valdastico Nord per il momento, nel solo tratto vicentino fino a Lastebasse, bypassando così il problema del veto trentino. Dalle pagine del quotidiano sentenzia “…siamo comunque pronti a completare il tratto vicentino fino a Lastebasse che ha l’ok”
Parole che ovviamente hanno destato una seria preoccupazione per chi l’autostrada non la vuole. Il comitato No Valdastico Nord attraverso un comunicato stampa, ricorda l’eccessiva enfatizzazione dei benefici dell’opera mentre non si starebbero adeguatamente valutando i “costi” ambientali e sociali che l’autostrada scaricherebbe sulla collettività.Con la realizzazione di una parte solo dell’autostrada senza lo sbocco a Trento i benefici sarebbe evidentemente nulli. ‘Tranne ovviamente quelli dei cementificatori’ – sottolineano i membri del comitato.
Effettivamente viene da chiederci se, dato il periodo di ristrettezze economiche e visto ciò che è accaduto in provincia nell’ultimo fine settimana se Vicenza anziché una struttura viaria non debba dare la priorità a delle infrastrutture idrauliche.
Alberto Brazzale