‘Non prendo in considerazione il no, perché chi lo dice dimostra di non avere capacità analitica’. Con queste parole Attilio Schneck, commissario della provincia di Vicenza, ha commentato la presa di posizione del comitato ‘No Valdastico nord’, sceso in campo contro la decisione della Provincia di dare il via alla realizzazione del tratto autostradale che collega Piovene Rocchette a Besenello.
Una posizione forte quella di entrambi, il commissario ed il comitato. Indiscutibilmente pro A31Schneck, in nome del progresso e del rilancio dell’economia che la costruzione di un’autostrada garantisce.Decisamente contro invece il comitato, per difendere il territorio e contrastare ciò che definisce ‘un enorme spreco di soldi’.
‘Se non fanno l’autostrada – ha sottolineato Schneck – in vallata possono prendere la valigia ed emigrare come facevano ai vecchi tempi. Già il periodo è drammatico, ci manca solo dire ‘no’ alle infrastrutture per darsi la zappa sui piedi’.
La realizzazione di un’opera pubblica della portata di un’autostrada ha sempre garantito posti di lavoro ed un indotto notevole all’economia, anche se naturalmente di pari passo arrivano puntuali le critiche legate alla deturpazione dell’ambiente naturale e ai danni che il territorio si trova a subire.
‘Bisogna essere pratici – ha spiegato Schneck – chi dice no alla realizzazione dell’autostrada non sa valutare il valore delle infrastrutture. Sono un investimento che garantisce economia e reddito alle famiglie, che mai come ora hanno bisogno di sostegno e allo stesso tempo hanno un grande valore funzionale. Adesso – ha continuato – facciamo il giro dell’oca per andare a Trento. Dobbiamo pensare al futuro, non rinchiuderci nel presente e tuttavia lamentarci’.
Schneck sostiene in pieno la posizione dei sindaci della vallata e sa che molti di loro hanno dovuto scontrarsi con problematiche locali che non hanno garantito loro vita facile. A tale proposito li definisce ‘bravi amministratori che sanno quello che fanno, hanno capito il senso dell’opera e sanno esercitare il loro ruolo istituzionale’.
‘Personalmente – ha sottolineato riferendosi al comitato ‘No Valdastico nord’ – non me la sento di mettermi a ragionare con persone che con la loro battaglia dimostrano di non avere capacità di analisi. Si potrebbe a questo punto fondare il ‘partito del lume a petrolio’ per evitare l’inquinamento e dovremmo spostarci in carretto come fanno gli Amish per non usare strade e autostrade. Il metodo dei comitati – ha concluso – è il metodo dell’ignoranza e porta arretratezza. Bisogna andare avanti verso il futuro e questo ora significa fare l’autostrada’.
Anna Bianchini