Se da un lato Vicenza e il Trentino non hanno ancora un accordo per il prolungamento a Nord dell’Autostrada Valdastico, sembra che i “fronti del NO” abbiano invece un grande feeling.
L’architetto Renzo Priante “ideologo” dei NO Valdastico Nord è di ritorno da un affollatissimo incontro pubblico a Mattarello.
L’incontro, il primo di tre sul tema della viabilità in Trentino sono stati patrocinati dal comune di Besenello, da sempre in prima fila per il “NO” al prolungamento Valdastico e organizzati da “Fondo Progetti di Solidarietà” e dalla locale sezione CAI SAT.
Priante, salito fin lassù da Piovene per l’occasione, non solo si è limitato a ascoltare le ragioni dei no trentini ma ha avuto modo di esprimere i punti critici del progetto anche per il versante vicentino: la forzatura nell’inserire la Valdastico nell’asse di collegamento nord – sud, ″ Berlino – Palermo; il limitato bacino di utenza Veneto servito dall A31 e stimato nell’ordine delle 400.000 persone; ed infine il devastante impatto che la A31 avrebbe in Valdastico sia dal punto di vista ambientale che territoriale con l’occupazione delle residue superfici agricole e i pesanti vincoli di rispetto stradale che “ingesserebbero” la morfologia della valle.
L’intervento di Priante ha concluso una serata che aveva visto già tra i relatori il sindaco di Besenello Cristian Comperini, che ha aperto la serata presentando il progetto preliminare depositato dai proponenti l’opera (la Società per azioni Brescia Verona Vicenza Padova).
Il sindaco ha ricordato che già il comune ha presentato delle osservazioni che riguardano l’aspetto ambientale, la presunta pericolosità idrogeologica, l’impatto paesaggistico, di inquinamento atmosferico, di danno per la salute, ma anche all’aspetto strettamente economico e trasportistico.
A dargli man forte la documentatissima vice sindaco Roberta Rosi che invece, ha evidenziato le criticità formali legate agli aspetti normativi e legislativi: l’approvazione del progetto definitivo della Valdastico Nord, infatti, avrebbe l’effetto di aprire un precedente pericoloso nell’ordinamento costituzionale che attribuisce alla Provincia Autonoma di Trento la possibilità di dare o negare il proprio consenso alla realizzazione di infrastrutture del genere.
Il Governo Italiano ha cercato di aggirare l’ostacolo, presentando all’Unione Europea un’integrazione alla bozza di regolamento europeo sulle Reti Ten-T in corso di approvazione. Tale integrazione comprende Valdastico Nord (A31) come autostrada strategica a completamento della rete infrastrutturale europea, senza che la Provincia abbia potuto esprimere alcun parere a riguardo, pertanto la provincia il 17 agosto scorso
ha fatto ricorso.
Infine è intervenuto l’esperto Roberto Antolini che nel suo intervento ha sconfessato l’esistenza di una reale convenienza nel realizzare la A31, in alternativa alla Padova – Verona – Brennero.
Priante si dice soddisfatto dell’attenzione che si avuta per le ragioni vicentine; a tal punto che gli opuscoli diffusi dal comitato vicentino NO Valdastico Nord hanno trovato spazio anche nel sito www.siamofuoridaltunnel.wordpress.com
Alberto Brazzale