Più divise e pattuglie in via Dante, più controlli che scoraggino la presenza di delinquenti e ‘brutte facce’, che hanno fatto ‘scadere’ una zona del centro un tempo considerata un ‘fiore all’occhiello’ di Thiene. A chiederlo è il presidente di Quartiere Alberto Vecelli, che si dice preoccupato per l’escalation di episodi di violenza, che negli ultimi mesi, hanno avuto come ‘teatro’ la via Dante, dove si registra anche una migrazione di chi sta vendendo casa per trasferirsi in ‘zone più tranquille’.
Lunedì, l’ennesimo fatto di cronaca con un’aggressione in pieno giorno da parte di due giovani, un croato ed un ghanese, sui quali pendevano obblighi di legge che ignoravano spudoratamente andandosene in giro tranquillamente. Armati di bastone, hanno picchiato selvaggiamente all’interno del kebab dove stava per consumare il suo pranzo, un marocchino che hanno poi inseguito sotto gli occhi scioccati di thienesi di ogni età, non certo abituati a scene da Bronx. Lunedì, è anche giorno di mercato e la via Dante è trafficata di pedoni che arrivano anche da fuori città. Poi, i due sono stati acciuffati alla stazione delle corriere dagli agenti della Polizia Locale Nord Est Vicentino, che hanno faticato non poco per arrestarli. A farne le spese anche un poliziotto che se l’è vista a quattr’occhi con il ghanese ubriaco e ‘fuori di testa’.
‘Lunedì si è trattato di un’aggressione con bastoni, domani, ci aspettiamo che arrivino con i picconi e che magari colpiscano qualche innocente che ha la sfortuna di trovarsi sul loro cammino – continua Vecelli – non è possibile vivere con quest’ansia. La Polizia Locale sta facendo tanto e siamo grati al Comune per aver messo una pattuglia fissa che la sera staziona in via Dante. Ma non basta più. Occorre una massiccia presenza di forze dell’ordine, in grado di fare da deterrente alla presenza di malintenzionati, che, alla vista delle auto e delle divise, ci penserebbero più di una volta prima di agire illegalmente. Quello che vogliamo impedire – conclude il presidente di Quartiere – è che tutto il rione finisca in mano a cittadini che non intendono osservare le regole. Tengo a precisare che non ho pregiudizi nei confronti di persone con etnia diversa. Abbiamo tanti esempi di buona integrazione, ma ne abbiamo anche altri di stranieri, che non hanno voglia di rispettare il paese che li ospita. E’ questa gente che non vogliamo in via Dante. Mi sono rivolto al Sindaco Gianni Casarotto e all’assessore Alberto Samperi affinchè comprendano la preoccupazione che regna tra gli abitanti di una via centralissima, che sembra abbandonata a se stessa. Non possiamo camminare per strada e guardarci le spalle continuamente. Vogliamo vivere sicuri. La qualità delle vita deve essere garantita attraverso una presenza costante di forze dell’ordine perchè certa gentaglia stia lontana dal nostro centro ed i residenti tornino a vivere sereni come un tempo’.
di Redazione Thiene on line