“Erano tutti un po’ matti e se ne vantavano. In anni in in cui la speranza era ancora la forza motrice, i rallisti testimoniavano la gioia di vivere, dentro e fuori le corse”. Si è aperta con queste parole la presentazione del libro di Beppe Donazzan “Sotto il segno di rally”, scritte dal direttore di Quattroruote Carlo Cavicchi. Una serata piena di nostalgia e di storie di eroi al volante, promossa dall’Associazione Commercianti di Thiene.
Tanti frammenti, personaggi e aneddoti raccolti per non dimenticarli in un libro che racconta gli anni d’oro del rally,quando Antonino Zordan, Paolo Ceccato, Zeffirino Filippi e Gianti Simoni percorrevano con le loro auto di serie anche 3500km senza soste. Portogallo, Turchia, Grecia e Jugoslavia, ma anche Valstagna sono alcune delle tappe che hanno fatto la storia. E c’è chi ha battuto la squadra ufficiale della Lancia come Zordan, chi si è improvvisato acceleratore umano percorrendo un rally incastrato nel motore per racimolare i punti necessari per il campionato italiano, poco importa se ne guadagnò altrettanti di sutura, come Gianti Simoni.
Un approccio completamente diverso da quello dei piloti presenti, che hanno ancora oggi gli occhi lucidi a ricordare le loro prodezze. Come Fiorenza Soave, che correva nel campionato italiano femminile proprio perché vedeva Simoni, Ceccato, Zordan e Filippi e si era innamorata delle corse. Un libro nato davvero sotto il segno di rally, come i suoi protagonisti, una grande storia di sport italiano poco conosciuto ai più ma a cui questo volume regala ancora il giusto ricordo.
Nicole Zavagnin