“Reclutamento forzato: basta – l’infanzia che lavora e combatte”, il lavoro minorile e le difficoltà raccontate dai protagonisti. Sono questi i temi che hanno coinvolto gli alunni di tre classi dell’Istituto Comprensivo Statale, due classi terze della sede Bassani e una classe terza delle Ferrarin, accompagnate dalle docenti di Lettere, durante l’incontro che si è tenuto la settimana scorsa nella scuola primaria Pietro Scalcerle di Thiene.

L’ incontro, organizzato grazie al sostegno della Fondazione Pegoraro-Romanatti, ha completato il percorso delle tre classi delle Bassani e delle Ferrarin che l’anno scorso hanno partecipato al “Social Day”. Durante l’incontro, definito da tutti come un a esperienza indimenticabile, sono state ascoltate le testimonianze dalla Colombia, per conoscere la realtà dei NATS (bambini e adolescenti lavoratori) “una rete di amicizia e sostegno con i bambini lavoratori di strada del Sud del mondo”. La dura realtà colombiana è stata spiegata direttamente dai suoi protagonisti che hanno raccontato la loro esperienza, la loro storia.

Gli studenti delle Bassani e delle Ferrarin hanno incontrato Carlos Omar Jimenez Mocada, delegato di 17 anni della Fundacion Cresciendo Unido, e Josè Vincente Prada Garcia, educatore di Fondacion Creciendo Unidos, nella sede di Cucuta, nel Dipartimento Norte de Santander.

Questi ultimi hanno presentato la loro esperienza, per educare e costruire alternative e possibilità per i giovani di queste regioni, pesantemente colpite dal conflitto armato.

 

Con l’incontro si è sottolineata l’importanza della libertà e di quello che ogni ragazzo può apprendere attraverso la testimonianza diretta. I ragazzi presenti, entusiasti, hanno partecipato attivamente con domande e uno scambio di opinioni. Tutti si sono resi conto di quanto sia importante alla loro età studiare e della fortuna che hanno, non essendo obbligati a lavorare.

Il confronto con una realtà diversa come la Colombia è servito anche a evidenziare come un lavoro, in giuste condizioni, possa dare dignità a tutte le persone anche ai più giovani, soprattutto se alla base c’è un’educazione e una istruzione che renda consapevoli tutti dei propri diritti.

 

Di Redazione Thiene On Line

 

 

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