Il panorama del fenomeno lavoro che emerge dagli ultimi tabulati dell’Ufficio statistica provincia di Vicenza e` sconcertante.
Il saldo occupazionale, derivato dal confronto fra licenziamenti ed assunzioni, al secondo trimestre del 2012 e` in negativo per 5255 posti di lavoro.
In particolare, nella zona di Thiene e Schio, diminuiscono gli impieghi a tempo indeterminato per 1713 punti, aumentano solo i contratti di apprendistato e di inserimento e gli impieghi a tempo determinato, rispettivamente per 413 e 919 punti, con un saldo finale di -739 posti di lavoro.
Ecco perché e` nato il corso ’Il laboratorio del lavoro, organizzato ora anche a Thiene, da Cisl e Umana in una sinergia, che altrove ha avuto già risultati considerevoli: solo a Bassano nel mese successivo alla conclusione dell’ultimo corso, il 40% dei partecipanti erano già rioccupati.
Il corso, che si terrà nella sede della Cisl di via Rovigo il 16, 23 e 30 ottobre, sarà gratuito.
Proporrà come argomenti la realizzazione di un curriculum, la presentazione al colloquio, il bilancio delle proprie competenze, lavorative e non, anche nella prospettiva di una riqualificazione professionale, e le strategie di ricerca attiva, che poi i lavoratori saranno chiamati a mettere in atto in modo autonomo. Contestualmente sarà offerto anche uno sportello di orientamento individuale, per aiutare i corsisti ad applicare quanto appreso alla propria realtà personale.
Per questo non bastano più le cosiddette ’politiche passive’, come gli ammortizzatori sociali, ma si rendono necessarie anche quelle ’attive’, cioe` quelle volte ad un incrocio proficuo fra domanda ed offerta.
La disoccupazione non deve portare ad inerzia, come purtroppo accade, ed un supporto a coloro che la vivono che vada nel senso di una riattivazione del lavoratore
puo` di per sè dare buoni successi, anche senza pretendere ne` promettere miracoli.
Le iscrizioni, aperte da lunedi`, hanno già quasi raggiunto il numero necessario all’attivazione del primo modulo di 15 partecipanti, e si preannuncia pertanto la necessità di moltiplicare le opportunità di accesso, come già accaduto altrove.
’Cerchiamo di incoraggiare le persone a darsi da fare – conclude Cecilia Bertelli, coordinatrice per Umana delle politiche attive – e di non farle sentire sole nella difficoltà che stanno affrontando, siano esse giovani alla ricerca della prima occupazione, ma anche lavoratori gia` provati, per i quali l’esperienza della mancanza di impiego e` spesso ancora piu` devastante e disorientante.’
Umberto D’Anna