Una minuscola corda d’acciaio lunga 52 mm, corrispondente alla più alta nota, il Do più acuto della tastiera: si parte da questo elemento, minuscolo e apparentemente insignificante, per costruire un pianoforte e creare ciò che, a ragion veduta, è stato definito il principe degli strumenti della musica occidentale. Così ha esordito Luigi Borgato nel suo corso sull’arte della costruzione del pianoforte, svoltosi lo scorso fine settimana a Thiene ed organizzato dall’Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene” in collaborazione con la Fondazione Villa Fabris ed il sostegno del Comune di Thiene.
Una tre giorni sui segreti del pianoforte che ha riscosso un incredibile successo: una sessantina di iscritti hanno assistito alle lezioni sulla costruzione, sulla meccanica della tastiera, sul suono e l’accordatura, con provenienze regionali registrate Venezia, Adria, Castelfranco, Chioggia, Treviso, ma anche da fuori mura (Genova, Torino, Campobasso, Chiavari, Cremona).
Ed è stato amore a prima vista tra il famoso maestro costruttore e il suo pubblico, tra cui numerosi giovani, molti dei quali iscritti all’Istituto Musicale di Thiene.
Il corso è stato un ottima occasione per approfondire la conoscenza di uno strumento molto conosciuto per il suono e per il repertorio musicale, ma poco nelle sue parti costitutive, anche dagli stessi pianisti. Il maestro Borgato ha presentato una lezione non puramente teorica, ma ha mostrato nella pratica come la meccanica influisca sul suono e sull’esecuzione. Sono stati trattati sia aspetti di questo mestiere in grado di coinvolgere gli appassionati, sia in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico esperto.
L’attenzione del pubblico è stata incentrata soprattutto sull’aspetto artigianale e sulla perfezione tecnica qualitativa dei pianoforti da concerto, e i pianoforti Borgato rappresentano degli esempi unici di questo genere in Europa, che hanno richiamato alla necessità di conoscere, custodire ed educare al gusto musicale tipicamente europeo, uno tra i capisaldo della storia culturale dell’occidente .
A conclusione di questi tre giorni memorabili, nella suggestiva cornice di Villa Fabris, dopo la consegna degli attestati di partecipazione, è stata invitata la pianista Alessandra Fornasa per eseguire musiche di Liszt sul pianoforte gran coda L 282 Borgato seguite da una sonata di Domenico Scarlatti.
Il presidente dell’Istituto Musicale Bruno Grotto ed il direttore Riccardo Brazzale si sono mostrati molto soddisfatti per il sorprendente successo dell’iniziativa, che auspica un seguito, come augurato anche dal sindaco, Giovanni Casarotto, che ha voluto presenziare all’apertura e alla conclusione dei lavori.
L’Istituto Musicale è già al lavoro per strutturare un corso di sette-dieci giorni da tenersi nella prossima estate per approfondire gli argomenti affrontati, con l’obiettivo di costituire in futuro a Thiene un’accademia di formazione artigianale del pianoforte.
di Redazione Thiene on line