Poesia e arte per far capire che uno degli aspetti della disabilità, non è altro che la normalità.
La normalità di vivere arte e passione e di saper manifestare questa passione ognuno come meglio crede.
E’ quello che è andato in scena venerdì scorso a Palazzo Toaldi Capra di Schio, in una serata di musica e poesia intitolata ‘Verso… versi (di)versi’.
Una serata patrocinata dal comune di Schio, dall’associazione culturale Il Leggio e da A.n.i.e.p.(associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili), per dimostrare che la disabilità, in fondo, è solo un’altra forma di normalità.
“Siamo talmente abituati a pensare che la disabilità stia nella mobilità, non ci rendiamo invece conto che è collocata in tutti gli aspetti del quotidiano – ha spiegato Maura Fontana, presidente di A.n.i.e.p. Vicenza – Ma c’è un altro aspetto molto importante della disabilità che non viene preso in considerazione ed è la normalità”.
Palazzo Toaldi Capra infatti è stato per una sera teatro, con proiezioni fotografiche, recitazione di poesia e accompagnamento musicale, portati in scena da una miscellanea di persone normo e ipo dotate, che interagendo guidati dall’arte hanno colpito il folto pubblico e lasciato il segno.
L’evento è stato presentato da Stefano Guglielmi e Maura Fontana, che hanno introdotto la serata puntando il faro sugli autori Paolo Campagnolo, Bruno Centomo, Alessandra Galiotto, Gianpaolo Fugazzaro, Carlo Menegatti, Marco Patuzzi, Franca Smiderle, Patrizia Dal Lago e Maura Fontana. Al loro fianco Antonio Vitella, fotografo le cui opere hanno accompagnato la serata, così come la musica di Federico Rossi e Leonardo Bunaterra.
“Lo spettacolo dimostra che i disabili sono persone, con passioni da vivere e che devono avere la possibilità di essere sé stessi – ha sottolineato Maura Fontana – Io stessa ho una vita che mi ha messa a dura prova, ma non vorrei nessun’altra vita, perché p grazie al mio stato di salute che io sono quello che sono. Alcuni sono chiamati a percorrere vite particolarmente ricche”.
Il progetto è stato talmente ben presentato e rappresentato, che un giovane studente di Vicenza ha deciso di trasformarlo ina una tesi di studio.
“Con A.n.i.e.p. ci occupiamo dei diritti dei disabili – ha commentato Maura Fontana –
Collaboriamo con amministrazioni comunali nella valutazione dei progetti urbani e grazie alla serata di venerdì ci siamo resi conto che è necessario sostituire la pedana del Toaldi Capra. Porteremo lo spettacolo a Thiene venerdì 17 giugno e se riusciremo anche a Bassano, Vicenza e Santorso. Vogliamo portare il progetto in tutto il territorio perché quando le cose vanno bene per un disabile, vanno bene per tutti. Il telecomando della televisione ad esempio è nato grazie a noi. Un disabile non è un diverso – ha concluso – è semplicemente la società che ci rende difficile essere normali”.
Martedì 7 giugno A.n.i.e.p. inaugurerà a Schio la nuova sede in via Amatore Sciesa 16.
A.B.