Un post su Facebook per dare l’annuncio pubblico
della nascita del nuovo “comitato della Pedemontana vicentina” per appoggiare la candidatura di Matteo Renzi alle prossime primarie del Partito Democratico. Il grande successo del trentasettenne sindaco di Firenze nella sua serata al teatro di Vicenza, ha portato una ventata di novità e di “stil novo” anche nei comuni di Thiene, Breganze, Villaverla e della Valle dell’Astico.
Lunedì scorso, nella informalità di una pizzeria di Thiene, una quindicina di persone si sono riunite per dare vita a questo strumento di dialogo e confronto interno alla vita del partito democratico ma aperto ad ogni cittadino ‘appassionato’ all’impegno civile e deluso dalla vecchia politica.
“Abbiamo raccolto la sfida di Renzi – spiega Filippo Carollo, neo coordinatore del comitato pedemontata – per attuare un luogo di confronto sulla partecipazione alla vita politica secondo uno stile nuovo, diverso. Siamo fermi ancora alla vecchia maniera e vogliamo portare un cambiamento”.
Come ogni struttura che si rispetti anche il comitato ha proceduto a fare delle nomine, solo a titolo organizzativo, per cui è stato nominato coordinatore Filippo Carollo, trentenne impiegato di Thiene, iscritto al Pd. Paolo Zanchi, direttore finanziario di una azienda di Schio, nominato Vice, e al suo primo impegno politico diretto e mai iscritto ad alcun partito così come il segretario Romano Reffo, direttore del personale in una importante azienda meccanica padovana.
Altri soci fondatori sono: Bruno Binotto che è l’attuale presidente del consiglio comunale di Thiene, Gianpietro Marsetti , Mauro Spillare, Erasmo Perniola, David Turra, Livio Pizzato,Raffaello Fortuna, Imerio Guerra, Alberto Rigon e Giovanni Cattelan del Comitato Vicentini per Matteo Renzi.
Il volto nuovo renziano sta preoccupando molto i volti vecchi del Pd, ma sembra che questo scossone non coinvolga gli aderenti del Pd locale. “La vera differenza fra Bersani e Renzi– continua Binotto – è che il segretario è il candidato che si identifica con i valori e gli interessi tradizionali del partito mentre il sindaco di Firenze vuole cambiare pelle al partito accogliendo elettori che sono più di centro che di sinistra. Questi elettori sono più tiepidi, più incerti e meno motivati rispetto a quelli su cui può fare affidamento Bersani. Ma sono anche elettori che possono allargare la nostra base elettorale”.
La ricerca di nuovi aderenti al partito non viene fatta solo nel tradizionale bacino del centro sinistra, ma anche in quei delusi del centro destra e dei moderati che vogliono qualcosa di veramente nuovo , “Un po’ come siamo riusciti a fare con le amministrative a Thiene”, spiega Binotto.
Michele Trabucco