Quattro fratellini, dai 13 ai 5 anni, non hanno retto all’abbandono dei genitori e dopo aver vissuto tre mesi da soli hanno messo fine alla loro vita.

Apprendiamo la terribile notizia dal Corriere.it. La vicenda è accaduta in Cina, in un villaggio vicino alla città di Bijie, nella provincia sud-occidentale di Guizhou, una delle più povere della Cina.

Un maschietto di 13 anni, che viva da marzo da solo con le tre sorelline minori (la più piccola di soli 5 anni), non ce l’ha fatta a mandare avanti la famiglia nell’anno in cui i loro genitori sarebbero stati assenti per lavoro e, come spiegano le fonti locali, ha deciso di porre fine alla sua triste esistenza e a quella delle sorelline.

I loro genitori li avevano lasciati a casa da soli nel marzo scorso spinti dalla necessità di trovare un lavoro nelle grandi città. Il ragazzo ha lasciato un biglietto in cui ha spiegato che “il momento giusto è arrivato”. L’ipotesi più probabile è dunque quella del suicidio anche se la dinamica dei fatti non è ancora chiara: i piccoli infatti hanno bevuto del pesticida liquido e secondo i media locali le sorelle erano sotto l’influenza del fratello maggiore.

Li ha trovati un prozio: uno accanto all’altro, morti. I genitori dei piccoli fanno parte di quella schiera di lavoratori migranti che hanno lasciato la campagna per le fabbriche nelle città. Tornano al paese solo una volta l’anno, per il Capodanno lunare, e non si possono permettere di portare i figli con loro. Così, nella Cina seconda potenza economica del mondo, le statistiche ufficiali dicono che sono almeno 60 milioni i minori che vivono separati dai genitori emigrati. Un terzo è seguito dai nonni, l’11% dai vicini del villaggio o altri parenti. Ma almeno due milioni di bambini vengono semplicemente abbandonati e corrono il rischio di cadere vittime di abusi, maltrattamenti, traffico di esseri umani.

Due capi del villaggio sono stati licenziati e tre alti funzionari sono stato sospesi mentre proseguono le indagini per accertare i fatti. Il governo distrettuale ha promesso azioni disciplinari esemplari. Il caso infatti ha suscitato scalpore e commozione in Cina, dove il fenomeno dei bimbi abbandonati dai genitori per ragioni di lavoro è molto diffuso.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia