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Perchè rinviamo sempre le cose da fare?

A tutti è capitato di rinviare ad un secondo momento qualcosa che in realtà non abbiamo proprio voglia di fare. Frasi come: “da lunedì inizio la dieta”, “il prossimo mese smetto di fumare”, “la prossima settimana inizio a studiare”, pur essendo ben consapevoli che non sarà così, sono solo un grezzo tentativo di non sentire il senso di colpa.

Perché, nonostante siamo consapevoli che stiamo solo mettendo momentaneamente a tacere la nostra coscienza, tendiamo a rimandare il problema? Perché lo procrastiniamo?

Si definisce procrastinare il differire, il rinviare da un giorno a un altro, qualcosa che dobbiamo fare, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe. La tentazione di ritardare volontariamente un compito noioso o difficile o che ci crea ansia nonostante le prevedibili conseguenze negative è esperienza comune a tutti. Quante volte ci siamo dedicati a piccole attività secondarie, pur di distrarci da ciò che invece avremmo dovuto fare, optando per un piacere più immediato ma solo momentaneo?

A volte rimandiamo un compito per pigrizia, ma quando procrastinare diventa un’abitudine consolidata, può creare problemi anche importanti, influenzando negativamente la sfera personale, sociale e lavorativa.

Quali sono i motivi per cui procrastinare?

Innanzitutto, come accennato, la pigrizia o il disinteresse verso quella determinata cosa.

Ma spesso si rimanda un’azione per paura. Paura di non riuscire a raggiungere quel determinato obiettivo o di non essere all’altezza di quel determinato compito. E di conseguenza la paura di fallire, paura di non essere sufficientemente forti nel portare a compimento quel determinato incarico. O ancora nel risolvere quel determinato problema, paura della responsabilità, paura delle conseguenze, paura che gli altri si aspettino sempre più, eccesso di perfezionismo.

Ancora, procrastinare potrebbe essere dovuto alla difficoltà ad accettare limiti o costrizioni. In genere in questo caso il procrastinare, è accompagnato da rabbia e da un senso di ribellione. La persona dice di sì ad un determinato compito, pur sapendo che farà di tutto per non portarlo a termine o per sabotarlo.

Procrastinare ha però delle conseguenze.

Comunque sia procrastinare ha delle conseguenze. Raramente il rimandare è una buona soluzione ai problemi, è piuttosto un rifugio illusorio per chi ha paura o non comprende l’importanza di affrontare le scelte della vita.

Se è vero che procrastinare può essere un modo per non mettersi in contatto con le proprie fragilità, con i propri limiti e con le proprie paure, è altrettanto vero che al contempo impedisce di verificare le proprie capacità e potenzialità. D’altronde scegliere di non occuparsi di una priorità non preserva l’individuo dalla paura di fallire. Anzi lo carica di un senso di colpa per non aver assolto al proprio dovere.

La procrastinazione si può manifestare in ambito scolastico o lavorativo, nelle decisioni sentimentali e, cosa certamente più grave, nell’ambito della salute. Il rimandare una decisione certamente procura un momentaneo sollievo. In realtà non ci si rende conto che riuscire a portare a termine gli obiettivi è molto più soddisfacente e aiuta a rafforzare l’autostima. Rinviare, infatti, è fonte di stress, non permette di vivere tranquilli, può diventare fonte di ansia, perché ciò che rinviamo non scompare magicamente e difficilmente saremo più pronti in futuro. Inoltre, se rimandiamo qualcosa di importante, la nostra mente continuerà ad occuparsene finché il compito non sarà risolto. In più rappresenta un inutile spreco di energie che potremmo usare per affrontare quella situazione che tanto ci dà noia o ci mette in difficoltà.

Quando non riusciamo a portare avanti un compito cerchiamo di ricordarci che posticipare il raggiungimento del piacere dà un piacere maggiore, che bisogna darsi un tempo, L’importante è iniziare e che dobbiamo porci un obiettivo alla volta per minimizzare il rischio di non riuscire.

Quando ti alzi e ti senti distrutto

Fatti forza e va incontro al tuo giorno

Non tornar sui tuoi soliti passi

Basterebbe un istante

“Un giorno credi” E. Bennato

Fonte Mestyle